Minoli, da Mixer all'lnformazione-spettacolo di Enrico MentanaEnrico Mentana

Minoli, da Mixer all'lnformazione-spettacolo Minoli, da Mixer all'lnformazione-spettacolo Ali 'ex direttore Rai, un benvenuto con qualche dubbio Alessandra Lomazzi inviata a MONTECARLO Giovanni Minoli porta dubbi. Va a Mediaset, va a Stream, non va da nessuna parte? E' benvoluto, e malvoluto, lascia indifferenti? Farà il vecchio Mixer, un nuovo Mixer, farà se stesso? Mediaset, forte nella fiction, nello sport, meno nel varietà (tanto tutti dicono che è in crisi), è ancora debole nell'informazione. Non nei telegiornali, sui quali sono felicemente arroccati i direttori Mentana, Liguori e Fede, ma nell'informazionespettacolo. Va bene «Verissimo» nella versione Rossella, ma qui si pensa alle prime serate. Dunque si pensa a Minoli, pluridirettore Rai e ora, come lui stesso si definisce, «disoccupato». E quindi sul mercato. Un mercato che lo vede come possibile prossimo acquisto di Mediaset, nel ruolo di anchor-man; oppure di Stream, la televisione digitale di Telecom, Enel e Murdoch. Ma le due possibilità sono davvero in alternativa? Il presidente di Mediaset Confalonieri non ha escluso un interesse, sia pure non immediato, nei confronti di Stream e il presidente di Telecom era per l'appunto a Montecarlo. Dunque l'ex uomo di Mixer potrebbe diventare l'uomo del multimediale. Che dicono di lui? Enrico Mentana è diplomatico, pur non sembrando entusiasta: «A Mediaset c'è posto per tutti. A me nessuno ha chiesto niente. Se m'interpellassero, risponderei soltanto a ragion veduta, cioè sapendo che cosa Minoli viene a fare. Altrimenti siamo alle frasi di circostanza». Ad Emilio Fede, invece, il parere l'hanno chiesto: «Ed io l'ho espresso volentieri, e positivo. Adesso che c'è sentore dell'arrivo di Minoli a Mediaset, comunque, lo esprimono positivo tutti. Io non so che cosa farebbe se arrivasse: forse un "Mixer 2000" su Italia 1 nel posto lasciato libero da Santoro. Ma se anche venisse su Rete 4, non mi farebbe ombra. Io mi adombro soltanto se vogliono diminuire l'informazione, non se la vogliono potenziare, e nemmeno se un nuovo spazio non viene affidato a me». Paolo Liguori definisce Minoli «un grande», ed elenca i suoi meriti, l'inventore di questo e il fondatore di quello e il direttore di quell'altro. Poi c'è Pier Silvio Berlusconi, vice direttore generale Rti, destinato ad occuparsi sempre più massicciamente dei palinsesti, soprattutto se, come sembra sempre più probabile, Giorgio Gori tornerà a dirigere Canale 5. Coglie l'occasione per parlare di Mara Venier («Si inerita un programma di successo, abbiamo proposte per lei») e del potenziamento di Rete 4: ognuno dei canali di Mediaset dovrà infatti avere una connotazione diversa e subito identificabile, anche per il target pubblicitario. Canale 5 ò la rete famigliare, Italia 1 la giovanile, Rete 4 la riflessiva: ma una riflessiva ricca, e fatta apposta per i sempre più numerosi telespettatori maturi. E dopo aver parlato di Rete 4 Berlusconi junior passa subito, guarda caso, ad elogiare la professionalità di Minoli. 11 presidente Gonfalonieri, infine, sia pure in tutt'altre faccende affaccendato, esprime un generico apprezzamento nei confronti di quest'uomo-caso: «E' bravo, ma non so proprio se verrà da noi». Insomma l'impressione è che Mediaset, una volta sistemata la fiction con i famosi 1000 miliardi tra produzioni e acquisti, stia adesso muovendosi sull'informazione. Nessuno spezza ufficialmente il fronte della solidarietà nei confronti di Minoli. Ma, ufficiosamente, un po' di maretta serpeggia. L'altro giorno, ad esempio, dopo che Maurizio Costanzo aveva dichiarato anche lui il suo entusiasmo minolesco, pare che in certe stanze qualcuno non abbia gradito il trattamento. Adesso tutto sembra rientrato. Almeno qui, alla ufficialissima convention di Publitalia, chiusa ieri con un ecumenico concerto di Gianni Morandi. Enrico Mentana: «Da noi c'è posto per tutti. Nessuno mi ha chiesto un parere, ma cosa verrebbe a fare qui?» A sinistra, l'ex direttore Rai Giovanni Minoli. Accanto, il direttore del Tg5 Enrico Mentana e quello del Tg4 Emilio Fede

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