«Sparare agli sentisti» di Francesco Grignetti

«Sparare agli sentisti» «Sparare agli sentisti» La proposta del Ccd An: armiamo i vigili Francesco Grignetti ROMA Anche le opposizioni hanno le loro ricette anti-criminalità. Nel giorno in cui i riflettori sono tutti puntati sul seminario del governo, il Ccd e An rilanciano. Accanto a soluzioni tradizionali, nel segno di un inasprimento generalizzato deUe norme, arrivano anche alcune propòste-cnoc. Gli ex democristiani del Polo vorrebbero sparare agli scafisti che fuggono. I "deputati di Alleanza*Nazionale intendono dare le anni e la qualifica di polizia giudiziaria a tutti i vigili urbani, alzandoli a rango di polizia pari a Ps, Carabinieri e Finanza. 11 sindacò Albertini, intanto, fa da battistrada nel Polo: i vigilK urbani di Milano si doteranno di almeno cento cani antidroga, organizzati in sette nuclei cinofili, per pattugliare meglio i parchi cittadini e contrastare 10 spaccio di stupefacenti. L'idea di usare le armi contro gli scafisti che vengono dall'Albania o contro i contrabbandieri che rientrano in Montenegro non è nuova. Se ne parlò all'esplodere del caso Forleo, il questore • arrestato e rinviato a giudizio per la morte appunto di un contrabbandiere. Il senatore Giovanni Pellegrino, diessino, presidente della commissione Stragi e leccese, fu il più esplicito. Adesso tocca a Pieferdiiiando Casini. «Non vogliamo una guerra di religione, ina occorre intervenire con maggiore decisione», è la sua premessa. Ma il disegno di legge presentato dal Ccd non si limita alla possibilità di sparare allo scafista in fuga. C'è anche un nuovo reato: la recidiva d'immigrazione clandestina. La prima volta che un clandestino viene scoperto, è rimpatriato. La seconda, è condannato con sospensione condizionale della pena. La terza, è condannato e rinchiuso in carcere. 11 ricorso alle armi non piace affatto, però, al governo né ai deputati della maggioranza. 11 premier Massimo D'Alema: «Avendo il Polo denunciato il rischio di uno stato di polizia, trovo sconcertante una legge in cui si giunga a chiedere di sparare su chi fugge». Il ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino: «Non arriva più nessun scafista che non venga arrestato dalle forze dell'ordine, in particolare dalla Guardia ili Finanza. Penso che sia possibile catturare chi fa questo mestiere turile senza sparargli addosso». Armando dissolta: «Il Polo mi pan; allo sbando», Carlo Leoni, ils: «Sono grottesche improvvisazioni». Pietro Carotti, ppi: «Visione demagogica e farneticante». Ma la proposta di Casini crea sconcerto persino tra i suoi alleati di An. Gianfranco Fini: «Non credo che Casini pensi ad autorizzare l'uso delle armi se non in casi particolari. In certe situazioni può essere giusto. Comunque devo conoscere in modo più approfondito la proposta prima di giudicarla nel dettaglio». E Gustavo Selva, capogruppo alla Camera: «Non c'è dubbio che occorra usare misure di prevenzione e repressione maggiori di quelle attuali. Per quanto riguarda l'uso delle armi, occorrerà valutarlo e stabilire eventualmente dei criteri precisi». 11 «contro-pacchetto» di An, annunciato ieri, andrebbe a intaccare le leggi Simeone e Gozzini. Vorrebbe introdurre il reato di immigrazione clandestina «per il quale si dovranno arrestare e processare per direttissima coloro che lo commettono». C'è poi l'uso dei vigili urbani a pieno titolo tra le forze di polizia. Infine il ritorno della famosa «modica quant ila». Dice Maurizio Gasparri: «E' una definizione ormai vaga e assolutamente imprecisa. Complica notevolmente il lavoro delle forze dell'ordine. In alcuni casi non riescono a stabilire se sono davanti a un tossicodipendente o uno spacciatore».

Luoghi citati: Albania, Milano, Montenegro, Pieferdiiiando Casini, Roma