L'assalto ai formaggi finisce con un record

L'assalto ai formaggi finisce con un record «Cheese» chiude con 100 mila visitatori L'assalto ai formaggi finisce con un record In un solo giorno sotto stati venduti sei quintali di mozzarella di bufala Luca Ferma inviato a BRA Carlo Petrini Erano trecento, non giovani e forti, ma freschi o stagionati, salati o sapidi. Erano i formaggi presenti alla seconda edizione di «Cheese», la biennale dedicata alle forme del latte che in quattro giorni - da lunedì pomeriggio a ieri sera - ha portato oltre centomila persone. Parlando dei formaggi di qualità, arrivati da tutto il pianeta per la più grande rassegna casearia mondiale, l'uso dell' impefetto è d'obbligo, ieri sera dell'esercito di pecorini, grana, raschere, tome e formaggi di fossa non restava che qualche briciola. L'assalto dei buongustai - a Bra sono arrivate circa quaranta mila auto - non ha risparmiato nessuno. Qualche dato? Solo sabato sono stati venduti sei quintali di mozzarella di bufala. Noi quattro giorni i fan del formaggio si sono portati a casa mille robiole di Roccaverano, cento forme di conciato (un cacio stagionato nelle botti con foglie di castagno); dieci quintali del rarissimo formaggio di fossa; quattro quintali di parmigiano prodotto dalle vacche rosse reggiane in uno stand dove ieri mattina avevano esaurito anche i sacchetti. E non è finita, i francesi dell'Associai ion d'Auvergne - terra del mitico Bleu e del Cantal - hanno chiuso in anticipo il padiglione perché avevano portato oltralpe con appena cinquecento chili di formag¬ gio da degustazione. Si è invece arrivati quasi alla rissa per aggiudicarsi gli ultimi pezzi di uno «sbrinz» svizzero stagionato tre anni. Quello che emerge in modo prepotente dalla manifestazione braidese è la voglia di mangiare informati, meglio se prodotti del territorio con una storia da raccontare. Ne sono l'immagine più evidente i '(laboratori del gusto», vere classi alimentari con appassionati di formaggio e buon cibo, sistemati in banchi e rivolti verso una cattedra dove fior di esperti spiegano leggende e segreti di quello che c'è nei piatti. A Cheese ne sono stati organizzati settantuno per 3600 posti, ma tale è stato l'assalto e la voglia di degustare che alla fine sono riuscite ad entrare 4100 persone. Sono invece stati 7500 gli ingressi alla Via Lattea, dove trionfavano gelati e yogurt, con i prodotti greci esauriti in tre giorni, mentre 7B00 visitatori hanno preferito dedicarsi ai cinquecento vini abbinati a formaggi di tutto il mondo nella «Gran Sala del gusto». Carlo Petrini, leader del movimento Slow Food Arcigola guarda al futuro e precisamente ai Salone del gusto del Duemila e alla terza edizione di «Cheese» in programma nel Duemilauno. L'idea è quella di andare oltre i confini di lira per una manifestazione capace di rilanciare ancora di più l'artigianato casoario na- Carlo Petrini

Persone citate: Bleu, Carlo Petrini, Luca Ferma

Luoghi citati: Bra, Roccaverano