Immigrali saranno vigili a Padova

Immigrali saranno vigili a Padova Presto il concorso Immigrali saranno vigili a Padova Mario Loilo PADOVA Tolleranza zero verso gli immigrati? Sì e no. Il Comune di Padova inaugura la tolleranza così e così: e assume i vigili urbani extracomunitari. Tanto per dire che non solo di clandestini e criminali da cacciare è fatta una città, ma anche di funzionari amministrativi con tanto di tesserino e divisa. Una società multirazziale di tutto punto. E vagheggiata addirittura da un assessore di An, Maurizio Saia: l'uomo che ha proposto lo «spione» di quartiere per fare piazza pulita di spacciatori e protettori che si annidano nei condomini, mettendo in qualche imbarazzo il suo stesso sindaco Giustina Destro, di Forza Italia, è lo stesso che ora sta mettendo a punto la delibera per bandire un concorso a dieci posti nel corpo di polizia municipale riservati agli immigrati. Da una parte, dunque, la tolleranza zero imparata nel fulmineo viaggio di studio nel vero Bronx, quello di Rudolph Giuliani, sindaco di New York, uniformandosi alle altre città italiane conquistate dalla destra, la sicurezza è il primo punto all'ordine del giorno della nuova giunta. Si parla di espulsione dei clandestini e niente case per chi non ha un lavoro. Si promette ai cittadini infuriati l'intervento massiccio delle forze dell'ordine contro la microcriminalità degli scippatori d'autobus, degli spacciatori di droga e dei protettori di prostitute: quelli che nelle notti della scorsa settimana hanno finito per scontrarsi, apertamente per le strade con in mano machete e bastoni. Uno scontro etnico fra nigeriani e maghrebini che ha messo a soqquadro il quartiereghetto di via Anelli e indotto addirittura un attaché dell'ambasciata centroafricana a salire a Padova per incontrare sindaco e questore. Ma dall'altra, il lato roseo della faccenda: immigrati onesti che lavorano., come ce n'è in gran quantità nel Nord-Est produttivo. Le fabbriche se li contendono e sarebbero disposte a prendere anche,quelli che altre Regioni cacciano; le scuole sono multicolori e s*prevede che Padova fra cinquant'anni avrà un quarto della popolazione in età scolare di origini extracomunitarie. «Nessuno in Italia ci aveva ancora pensato - dice Saia -, dobbiamo guardare al futuro, essere realisti, cominciare a pensare a una città che sia veramente proiettata in Europa. Attenzione, però: non vogliamo americani, canadesi o australiani. Vogliamo marocchini, tunisini, nigeriani, albanesi, insomma persone che possono confrontarsi con l'immigrazione più numerosa».

Persone citate: Giustina Destro, Mario Loilo, Maurizio Saia, Rudolph Giuliani, Saia

Luoghi citati: Comune Di Padova, Europa, Italia, New York, Padova