Muore l'amica, lui si uccide di Cristiana Pumpo

Muore l'amica, lui si uccide Dramma a Latina: il ragazzo di 15 anni consumato dal rimorso di non aver potuto aiutare una coetanea Muore l'amica, lui si uccide «Se ha avuto un incidente è colpa mia» Cristiana Pumpo LATINA Si è ucciso noi disperato ricordo della sua amica Ilaria. Fabrizio aveva 15 anni e l'altro ieri sera, nella casa di Doganella di Ninfa, si è sparato un colpo di fucile in bocca, consumato dal rimorso di non essere riuscito ad impedire la morto della sua migliore amica, deceduta a 14 anni il 29 maggio scorso a seguito di un incidente con il motorino. Anche per Fabrizio la vita si era fermata quel giorno, alle 19 sulla strada che da Latina Scalo porla a Sermoneta, il paese dove Ilaria viveva. Lo testimonia il fatto che la sera in cui si è tolto la vita si è puntato sul petto la sua fotografia e sul tavolo ha lasciato dei foglietti dove aveva tentato di spiegare i perché che lo hanno portato a farla finita. «Non riesco a vivere dopo quello che é successo - ha scritto -. Ti ho perso ed eri l'amica più importante. Penso che nessuno riuscirà a capire quello che sentivo e perché sto facendo questa cosa». Queste le parole dell'addio, ma il ragazzo - dal giorno in cui Ilaria era scomparsa - aveva scritto decine e decine di lettere all.i sua amica del cuore, l'unico mezzo per lui per proseguire a dialogare ancora con lei e altra- • verso le quali tentava di allontanare un dolore insopprimibile che da quel 29 maggio non lo aveva più abbandonato. Quella sera Fabrizio, insieme ad altri compagni, si era incontrato a Latina Scalo, come faceva spesso. Con loro c'era anche Ilaria e con lei il suo fidanzatino di 15 anni. Lo solite quattro ohiacchie- re e poi per tutti il momento di fare ritorno a casa. Erano quasi le 19. Fabrizio aveva insistito per essere lui ad accompagnare la sua amica a Sermoneta, ma ogni suo tentativo era caduto nel vuoto; sul motorino Ilaria era salita con il suo fidanzato e con lui sarebbe tornata a casa. Dopo pochi chilometri, però, ad un incrocio, il terribile incidente. Ilaria viene ricoverata in ospedale dove per una settimana lotta per riconquistarsi la vita, ma non ce la fa. Muore a 14 anni e Fabrizio sente cadere su di sé tutto il peso della responsabilità di questa fine assurda. «E' stata colpa mia - andava ripetendo a tutti -, se fossi stato io ad accompagnare Ilaria a casa, se avessi guidato io il motorino lei sarebbe ancora viva. E' solo colpa mia». Anche le lettere indirizzate a quella giovane amica tanto amata erano sempre sullo stesso tono: disperazione, sensi di colpa accompagnati dai segni di uno stato depressivo che ogni giorno di più lo tirava in un abisso senza fondo. Per non dimenticare girava addosso con una foto della ragazza, la stessa che si è appuntato sul petto con un pezzo di nastro adesivo la sera che ha deciso di farla finita. In casa non c'era nessuno, né il fratello maggiore, più grande di lui di solo un •anno, né i genitori che erano usciti con la sorellina più piccola. Fabrizio ha girato la chiave nella serratura della porta di ingresso e per essere sicuro che nessuno potesse disturbare il suo piano, vi ha accostato anche un tavolo. E' rimasto nell'ingres- so, ha preso il fucile del padre e se l'è puntato contro. Poi uno sparo. Erano quasi le 22. Sono stati i nonni, che abitano nella casa alla sua, ad avere un presentimento; il ragazzo li preoccupava e così volevano accertarsi che tutto andava bene, ma non potendo riuscire ad entrare nella casa, si sono insospettiti ed hanno chiamato subito il papà di Fabrizio al cellulare. Troppo tardi purtroppo. E' stato proprio il padre a trovare il corpo di Fabrizio, ha sfondato una finestra per riuscire ad entrare nell'abitazione. Fabrizio frequentava il secondo anno di un istituto per industriali di Latina e forse per Ilaria non provava solo amicizia ma quei teneri sentimenti capaci di esistere solo nella fase adolescenziale della vita. Ha lasciato un biglietto: «Non riesco a vivere dopo quello che è successo» Aveva sul petto la sua foto «Se avessi guidato io il motorino quella sera non sarebbe successo nulla e lei sarebbe viva» E' stato un incidente su un motorino la causa scatenante del suicidio del giovane di Latina

Persone citate: Ninfa

Luoghi citati: Latina, Sermoneta