Aldo, Giovanni e Giacomo dicono «no» alla Colli

Aldo, Giovanni e Giacomo dicono «no» alla Colli Il trio comico avrebbe dovuto essere l'ospite d'onore alla serata organizzata dalla Provincia per l'inizio delle sfilate. Si ripete il «caso-Jovanotti»; Aldo, Giovanni e Giacomo dicono «no» alla Colli L'assessore Cadeo: disertano il nostro gala per ragioni politiche MILANO «Aldo, Giovanni e Giacomo non si esibiranno al Gala della moda perché non vogliono avere nulla a che fare con una giunta di centro-destra». Ad accusare il trio comico di una sorta di discriminazione politica nei confronti dell'amministrazione provinciale polista guidata da Ombretta Colli è Cesare Cadeo, 53 anni, per un decennio divo delle televendite Fininvest e da luglio assessore al Turismo e al Tempo libero. L'assessore di Forza Italia è sicuro che la diserzione dei comici lanciati da «Mai dire Gol» sia dettata da «un atteggiamento ben preciso degli artisti di sinistra». «In un Paese dove il capo del governo Massimo D'Alema - incalza Cadeo - può permettersi di perdere un'ora del suo prezioso tempo per convincere Jovanotti a non collaborare con il sindaco di Bologna Guazzaloca, mi sembra ovvio che il regime stia da un'altra parte». Aldo, Giovanni e Giacomo come Jovanotti? «Ma no! E' un finto problema», replicano i tre comici «Non parteciperemo giovedì allo spettacolo patrocinato dalla Provincia soltanto perché lavoriamo giorno e notte al nostro nuovo spettacolo teatrale che debutterà il 28 settembre». La querelle è nata nei giorni scorsi, quando è cominciata a girare la voce che i tre comici, resi popolari dal successo del film «Tre uomini e una gamba», non avrebbero partecipato al Gala «Welcome to fashion», in programma dopodomani sotto il tendone del «No Limits Hall», la sede temporanea dello storico Teatro Smeraldo. Per la Provincia si tratta di un voltafaccia dettato dalla sinistra; per Aldo, Giovanni e Giacomo «una polemica inutile, su un accordo inesistente». Ma intanto sui 1200 inviti spediti dalla Provincia c'è quella frase: «Welcome to Fashion, con la straordinaria partecipazione di Aldo, Gio¬ vanni e Giacomo». Dopo alcuni giorni di botta e risposta, ieri mattina, durante una conferenza stampa, Cadeo ha però annunciato che il trio non ci sarà. «Sono addolorato», ha detto l'assessore, «ina anche indignato: il Gala della moda non è una convention politica e il rifiuto di Aldo, Giovanni e Giacomo è un gesto davvero discriminatorio, soprattutto nei confronti di tutti quei cittadini che ci hanno elotto». La parola è poi passata a Michele Canditone, l'amministratore delegato della No Limits (la società-sponsor del Gala), che aveva contattato gli agenti dei tre comici. «L'impresario - ha raccontato Canditone - all'inizio di settembre aveva dato l'ok por la sorata di giovedì. C'è un contratto che lo dice. Aldo, Giovanni e Giacomo non dovevano fare uno spettacolo intoro ma solo un'apparizione. Non capisco proprio le ragioni del loro rifiuto». «La politica non c'entra nulla», ha fatto sapere Aldo, che ironizzando sulla sua calvizia ha lanciato la battuta: «Non tiratoci per i capelli in una vicenda chiarita sin dall'inizio». Non si tratta di un boicottaggio neanche per gli altri due del trio: «La nostra partecipazione è saltata soltanto per i nostri impegni di lavoro». Fra una settimana, infatti, il trio debutterà al Teatro Smeraldo di Milano con un nuovo spettacolo teatrale «Tel chi ci telun» diretto da Arturo Brachetti. E a sostegno dei tre comici si schiera anche il responsabile dello Smeraldo Gianmarco Longoni: «C'è stato un disguido organizzativo. Aldo, Giovanni e Giacomo non sapevano nulla degli accordi presi por il Gala: non parteciperanno perché sono alle proso con le prove». Ma allora, discriminazione politica o semplice equivoco? Como se non bastasse, ad alimentare la polemica ci ha pensato Daniela Santanché, first lady della destra milanese, consigliere tli Alleanza nazionale o ieri nominata presidente della commissione Cultura della Provincia: «Il trio è stato contattato dalla No Limits e soltanto in seconda battuta hanno ritirato la loro adesione. So già avevano degli impegni potevano dirlo subito». «Ma quali impegni!», ha aggiunto Cadeo: «L'altra settimana i tre erano al festival dell'Unità di Modena. Quindi di tempo, quando vogliono, no hanno a sufficienza». Isi. sp.l Il calvo del gruppo: «Non vogliamo essere tirati per i capelli in una vicenda chiarita fin dall'inizio Abbiamo da sempre detto di no per impegni di lavoro» » La presidente della Provincia di Milano Ombretta Colli A sinistra i cornici Aldo, Giovanni e Giacomo

Luoghi citati: Bologna, Cadeo, Como, Milano, Modena