Por condicio, dall'Asinelio uno spiraglio di intesa

Por condicio, dall'Asinelio uno spiraglio di intesa Oggi vertici del Polo e del centrosinistra al Senato Por condicio, dall'Asinelio uno spiraglio di intesa ROMA Solo oggi si comincerà a capire se sulla «par condicio» esiste qualche spiraglio d'intesa. Spiraglio che, al momento, non sembra ancora profilarsi. Sia il Polo che la maggioranza, infatti, devono prima ritrovare un'unità interna su questo tema. Allo scopo, il centro destra si incontrerà stamattina al Senato, mentre i capigruppo del centro sinistra si vedranno con il governo in serata, alle 21. Per il Polo, nonostante le tensioni di questi ultimi giorni tra An favorevole alla linea dura - e Fi che mira invece a raggiungere un compromesso con il centro sinistra - trovare una soluzione unitaria non dovrebbe essere un grosso problema, giacché su questa materia l'ultima parola verrà affidata a Berlusconi. Già, perché appare assai difficile che Gianfranco Fini voglia mettere i bastoni tra le ruote al Cavaliere. Più delicata, invece, la situazione nella maggioranza. Il governo e la più parte dei Ds sono ancora attestati sul divieto di spot negli ultimi trenta giorni di campagna elettorale, e così anche altre forze,.quali, ad esempio, l'Udeur di Clemente Mastella. Ma la novità potrebbe venire dai Democratici, che hanno preparato una proposta di modifica al disegno di legge governativo. L'idea è quella che da sempre l'Asinelio sostiene; ovvero, che la pubblicità sia consentita a tutti, ma con limiti ben precisi e invalicabili. Però il capogruppo dei Democratici alla Camera, Rino Piscitello, ieri si è detto piuttosto ottimista. «Dai primi contatti informali che abbiamo avuto - ha spiegato il parlamentare - abbiamo riscontrato ampie disponibilità. Le risposte ufficiali arriveranno soltanto domani (oggi per chi legge, n.d.r.). Credo, comunque, che finalmente sia a portata di mano una soluzione unitaria, salvo irrigidimenti che sarebbero francamente poco comprensibili». Stando alle parole di Piscitello, il quale ha lasciato intendere che Veltroni potrebbe convergere sulle posizioni dei Democratici, la linea dura adottata fin qui dal governo e dalla maggior parte dei Ds potrebbe subire un ammorbidimento. Ma uno degli autori del disegno di legge dell'esecutivo, ossia il sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita, ancora ieri, pur confermando la piena disponibilità del governo D'Alema a migliorare quel testo, lanciava questo ammonimento: «Dal confronto nella maggioranza - sottolineava l'esponente della Quercia deve emergere un articolato che non si presti ad ambiguità e aggiramenti». Intanto il diessino Massimo Villone, relatore del ddl governativo e presidente della Commissione Affari costituzionali (l'organismo parlamentare che deve esaminare questa materia), ha fissato i tempi del dibattito: entro la prossima settimana la presentazione degli emendamenti e poi il voto. Ma non è solo il mondo politico a seguire con interesse la vicenda, anche i vertici della Rai non rimangono estranei a quanto sta accadendo. 11 direttore generale della tv di Stato, Pierluigi Celli, ieri ha criticato l'ipotesi di mandare in onda spot elettorali gratis: «Non si può ridurre il valore della Rai - è stato il suo ragionamento sottraendo risorse». Spot gratis per tutti I Ds: disponibili ma attenti ai raggiri II direttore Rai: sottrae risorse Il leader del Polo Silvio Berlusconi

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