Ruini: In politica ignora i cittadini di Marco Tosatti

Ruini: In politica ignora i cittadini Il presidente della Gei invoca un maggior attivismo del governo: si rischia una reazione popolare incontrollabile Ruini: In politica ignora i cittadini «E l'ordine pubblico è la prima emergenza» Marco Tosatti CITTA' DEL VATICANO «Questa politica è un disastro, perché non rappresenta i bisogni e le aspettative dei cittadini»: il cardinale Camillo Ruini, Prosidente della Coi, apre il «Consiglio Permanente» dei vescovi con un d'accuse» che va dalla criminalila al lavoro, dalla parità scolastica al Welfare State, senza dimenticare neanche il teina scottante dell'eguaglianza sessuale. «Nienle discriminazioni verso gli omosessuali», afferma, ma senza esagerare. «Il peccato originale sta nella politica», sostiene il porporato indicando i temi di discussione dei prossimi giorni noi «governo allargato» della Chiesa italiana. In politica c'è una situazione di difficoltà che ha cause visibili: «Panno da freno il prolungarsi ed il ripetersi di alcuni dibattiti, e i contrasti che insorgono anche all'interno della maggioranza di governo». Distanza e ritardi sono evidenti in particolare sui «problemi che più premono alla gente»; sicurezza e occupazione, ma l'attività legislativa stenta a progredire anche; su temi urgenti come le riformo istituzionali e la revisione dello Stato sociale. La società nppare «più innovativa e più realista del sistema politico che la rappresenta», caratterizzato «da un continuo movimento, a cui gli esiti delle elezioni europee ed amministrative hanno dato nuovo impulso, ma che in realtà fatica a produrre novità vere o significative». I vescovi auspicano, da parte della società, «nuove capacità di esprimersi e di stimolare la stessa azione politica e di governo, attraverso forme di aggregazione che sappiano intercettare le istanze legittime e i bisogni concreti delle popolazioni e dar loro voce al di fuori da visioni ormai obsolete o da condizionamenti ideologici». E' urgente «un rilancio di iniziativa, di fiducia e di capacità aggregativa dal basso, ma che non può essere sostitutivo dello responsabilità politiche e istituzionali», j L'emergenza più emergenza, | fra quelle segnalate da Ruini, n «il probloma della sicurezza e dell'ordine pubblico, per l'accentuarsi degli attentati all'incolumità e ai beni dei cittadini, ad Oliera della criminalità grande e piccola». Il porporato parla di «situazioni francamente inaccet¬ tabili». La sfida ò difficile, la criminalità dispone di ingenti risorse, assieme al «perdurare di atteggiamenti di omertà o di rassegnazione e all'oscurarsi della coscienza morale. Ma nessuno sforzo - ha scandito - può essere lesinato». L'alternativa è una reaziono popolare incontrollabile: «Se non si riuscisse a soddisfare il bisogno di sicurezza della popolazione, gli atteggiamenti improntati alla sfiducia, all'intolleranza e all'aggressività prenderebbero sempre più piede; ne risentii ebbe la qualità della nostra convivenza e - ha continuato - ne soffrirebbero quei molti immigrali che vengono in Italia alla ricerca di più accettabili condizioni di vita». E su un altro fronte, i «mode¬ sti segni di ripresa della nostra economia» non devono tranquillizzare: quello dell'ocupazione è un problema che richiede il coraggio di imboccare «le strade che possono portare alla creazione di lavoro vero, al di là dei provvedimenti di emergenza». In questo contesto «le modifiche dello Stato sociale» devono essere colte come l'occasione di un «patto di solidarietà attuato in termini nuovi, superando le incrostazioni di molte ingiustificate anomalie e privilegi». Infine, la parità scolastica: i vescovi sono contenti dell'enunciazione di principio contenuta nella legge, ma chiedono soldi. Ruini critica la proposta di legge approvata al Senato e che dovrà passare all'esame della Camera. Il cardinale Camillo Ruini e nell'altra foto il ministro delle Finanze Vincenzo Visco durante la visita alla Guardia di Finanza a Bari

Persone citate: Camillo Ruini, Ruini, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Bari, Italia