La pioggia e S. Lazzaro vincono il Palio di Asti di Franco Cavagnino

La pioggia e S. Lazzaro vincono il Palio di Asti Il maltempo cancella il grande corteo storico La pioggia e S. Lazzaro vincono il Palio di Asti Franco Cavagnino ASTI L'ultimo Palio del secolo torna dopo otto anni nel popoloso quartiere di periferia di San Lazzaro. Ha vinto Massimo Coghe detto «Massimino», il sardo dal viso da bambino nonostante le sue 35 primavere. E' stata un'annata fantastica per il fantino da anni accasato a Siena: primo al Palio dell'Assunta di Siena per la Chiocciola, trionfatore al Palio di Piancastagnaio e ieri ad Asti. Una bella iniezione di fiducia e un deciso rialzo delle sue quotazioni dopo alcune stagioni in sordina. E' stata un'edizione che il maltempo ha perseguitato senza pietà. Era dal 1968, quando vinse il mitico «Aceto», che sulla manifestazione astigiana non cadeva la pioggia. Venerdì e sabato mattina, per le conseguenze di un nubifragio, erano saltate le prove e la corsa dei fantini di riserva; ieri altri temporali hanno costretto gli orga- nizzatori ad annullare il grande corteo storico con 1200 figuranti e 100 cavalli che avrebbe dovuto percorrere il centro città sino alla pista di piazza Alfieri. Il peso dell'intera manifestazione è così ricaduto sulla corsa ma, nonostante la pista pesante, i fantini hanno dato spettacolo e il pubblico, zuppo d'acqua, non ha lasciato le tribune se non dopo la proclamazione del vincitore. Per oltre due giri della finale, miracolosamente risparmiata quasi per intero dalla pioggia, il Palio ha rischiato di finire per il terzo anno fuori dalle mura della città, dopo il doppio exploit di Castell'Alfero nel 1997 e nel '98. Infatti l'accoppiata del comune di Nizza formata da «Amalin» e dal fantino Stefano Chiapello sembrava aver messo le mani sulla vittoria, quando dalle retrovie è spuntata la casacca giallo verde di Coghe che in mezzo giro di pista ha guadagnato la testa sfrecciando sul traguardo. Sembra un racconto d'altri tempi quello che hanno scritto ieri il fantino senese e il borgo vincitore. Nel 1987, quando il Palio si correva ancora nella grande piazza Emanuele Filiberto, Massimo Coghe allora ventitreenne inanellò il primo successo della sua carriera per i colori di San Lazzaro. Il rettore del comitato Palio, Franco Serpone, un grossista di profumi, quest'anno ha richiamato il vincitore di allora. Lui, «Massimino», è giunto ad Asti portandosi appresso la sua cavalla «Shakuntala», ribattezzata «Nuvoletta» (forse una premonizione visto che di nuvole il cielo di Asti domenica era zeppo), niente meno che la figlia di quella cavalla «Nuvola» che nel 1987 lo stesso Coghe cavalcò verso il successo sempre per San Lazzaro. Alle spalle del vincitore, al termine di una finale mozzafiato, sono giunti Nizza, Tanaro, San Silvestro, Torretta, Castell'Alfero, S. Damiano, S. Pietro, Cattedrale. Ma è festa in un rione soltanto. Un'immagine del Palio di ieri vinto dalla contrada San Lazzaro con il fantino Massimo Coghe e il cavallo Nuvoletta

Luoghi citati: Asti, Nizza, Piancastagnaio, Siena