E il pm diventò giallista

E il pm diventò giallista CANN EVALE E il pm diventò giallista ROMA. L'imputato più famoso, Giulio Andreotti, è un amante di libri gialli che s'è pure cimentato con la scrittura di due thriller storici, «Ore 13: il ministro deve morire» e «Operazione via Appia». Ma al processo Pecorelli c'è pure un altro giallista, ed è il pm che per Andreotti ha chiesto la condanna all'ergastolo: Alessandro Cannevale, 44 anni, ternano della generazione dei «giudici ragazzini», appassionato di letteratura, musica, e calcio. Sei mesi fa ha dato alle stampe «Vecchi errori», per l'editore Todaro, storia di delitti consumati in un paesino dell'Umbria che portano un giovane pm a fare i conti con vicende dimenticate del suo passato. Con qualche considerazione sul ruolo dei giudici nell'Italia di oggi: «Un giorno, magari, torneremo ad (isserò degli eroi...».

Persone citate: Alessandro Cannevale, Andreotti, Cann Evale, Giulio Andreotti, Pecorelli, Todaro

Luoghi citati: Italia, Roma, Umbria