Bradley stupisce in tv «Ho fumato marijuana» di Andrea Di Robilant

Bradley stupisce in tv «Ho fumato marijuana» Il candidato si fa beffe di un tabù elettorale Bradley stupisce in tv «Ho fumato marijuana» Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTOÌT «Cocaina? No, cocaina non ne ho mai presa», risponde Bill Bradley ai tre giornalisti della Abc che lo assediano al talk show della domenica mattina. «Ma la marijuana invece sì, la marijuana l'ho fumata», annuncia il candidalo democratico alle presidenziali del Duemila davanti a milioni di telespettatori. Poi spiazza gli stessi giornalisti: «E tu Sani, l'hai fumata la marijuana? E tu Cokie, l'hai fumata? E tu George?». Per la cronaca, solo George Will, l'austero columnist conservatore del Washington Post, ha detto di non averla fumata. Ma al di là del colore, Bradley, con la sua uscita a sorpresa, ha imposto un nuovo standard elettorale a proposito di ciò che è lecito e ciò che non è lecito chiedere ai candidati del loro passato. E ha colto in contropiede gli altri candidati. A cominciare dal pimpanti1 George W. Bush, super favorito per la nomination del partito repubblicano, che si è sempre rifiutato di rispondere alla domanda sulla cocaina accampando motivi di principio: la privacy dei candidati va protetta e dunque non intende stare al gioco distruttivo dei giornalisti della capitale. Ma le voci sulla sua gioventù dissoluta non si sono mai spente. E dopo l'annuncio di Bradley è facile prevedere che i giornalisti torneranno all'attacco. L'uscita dell'ex senatore democratico, tuttavia, sembra avere un secondo obiettivo oltre a quello di mettere in difficoltà il rampollo delia dinastia Bush. Otto anni fa i giornalisti chiesero al candidato Bill Clinton se avesse mai fumato marijuana. L'allora governatore dell'Arkansas bofonchiò che aveva preso qualche boccata quando era studente ma che non aveva mai «aspirato». La frase ò rimasta negli annali come un esempio tipico dell'ambiguità di questo Presidente, dell'opacità del suo carattere. Bradley - questo il messaggio agli elettori prometti' trasparenza e schiettezza e si dissocia da una presidenza che gli americani vogliono mettersi allo spallo (il fenomeno della «Clinton fatigue»), L'opisodio-cocaina capila in un momento in cui il candidato Bradley guadagna rapidamente torrono sul vico Presidente Al Gore nella corsa por la nomination democratica. Gli ultimi sondaggi indicano che ha ormai raggiunto Coro nel New Hampshire, lo Stato dovi; a febbraio si svolgerà la prima primaria delle presidenziali. Ma i dati del New Hampshire raccontano solo una piccola parte della sorprendente rimonta di Bradley. Lo (incitazioni dell'ex sonatore od ox campione dei Knicks sono in costante ascosa in tutto il Paese. E la contesa por la nomination democratica, che sembrava vinta in partenza dal vice Presidente, adesso apparo più aperta che mai. L'ioro continua a dimostrarsi incapace di uscire dall'ombra di Clinton, di faro la sua gara, di spogliarsi della sua rigidezza in pubblico. Sempre di più la corona del principe designato posa sulla sua candidatura anziché darlo lustro. L'establishment democratico rimano per ora schierato con Gore. Ma ciò potrebbe cambiare. 1 sondaggi continuano a indicare che Bush straccerebbe Gore nelle elezioni di novembre, E l'impressione di molli analisti è che Bush faticherebbe molto di più contro Bradley. A rafforzare questa impressione è il risultato di un sondaggio della Marist sull'orientamento dogli elettori nello stato di New York, uno stato-chiave in ogni elezione presidenziale. Bush batterebbe Gore di misura a Novv York nonostante sia uno stato prevalentemente democratico. In compenso verrebbe schiacciato da Bradley (49 a 38 per cento). E so Gore non dissiperà presto l'impressiono che non ó in grado di battere Bush, prima o poi anche l'establishment del partitogli volgerà lo spalle. o r r e| i d e n i Il senatore Bill Bradley nei sondaggi sta contendendo ad Al Gore la leadership della candidatura democratica Bradley, che è stato giocatore di pallacanestro in Italia, ha un programma politico più a sinistra del vicepresidente in carica

Luoghi citati: Arkansas, Italia, New Hampshire, New York, Novv York