Berlusconi non si presenta al Pool

Berlusconi non si presenta al Pool E' accusato per la corruzione del giudice romano Metta nell'inchiesta sul «Lodo Mondadori» Berlusconi non si presenta al Pool Gli avvocati: è stata una convocazione irrituale MILANO I corridoi della Procura sono rimasti deserti. Com'era stato annunciato, né Silvio Berlusconi, né Cesare Previti e neppure gli altri indagati dell'inchiesta sul lodo Mondadori, si sono presentati ieri por essere interrogati. «Noi la domenica andiamo a Messa», avevano fatto sapere sabato gli avvocati difensori criticando la decisione del pool di Mani Pulite di voler ascoltare i loro clienti in un giorno festivo: «Quella di non presentarci è stata una decisione che abbiamo preso autonomamente come avvocati. Il nostro cliente in questa scelta non c'entra» spiega Ghedini, legale di Berlusconi. «Ci hanno convocati d'imperio martedì sera per un giorno festivo senza che, cons era successo altre volte, ci fosse stata la possibilità di concordare un giorno. Cosi, giovedì mattina abbiamo inviato un atto nel quale annunciavamo che non ci saremmo presentati».Una comunicazione analoga aveva inviato anche Cesare Previti, parlando di «convocazione irrituale». Ma, secondo la procura, vuoi per le udienze preliminari di questi ultimi giorni, vuoi per gli impegni politici degli indagati, l'unico giorno utile per l'interrogatorio del Cavaliere pare fosse proprio quello di ieri. «Si vede che intendono difendersi in altre sedi che non siano quelle della procura, è un loro diritto», si limita a commentare Gerardo D'Ambrosio che pure ieri mattina, così come il pm Uria Boccassini, si è recato a palazzo di giustizia nell'eventualità che qualcuno decidesse di presentarsi. Un'attesa protrattasi per un paio d'ore durante le quali il procuratore, dopo aver parlato per circa mezz'ora con il sostituto Boccassini ha voluto rileggersi accuratamen¬ te i capi d'imputazione. A questo punto l'inchiesta può dirsi terminata: saltati gli interrogatori di «garanzia» e scaduti i termini delle indagini, ai pubblici ministeri non rimarrà che inviare gli atti dell'inchiesta al giudice delle indagini preliminari con una richiesta di rinvio a giudizio per l'ipotesi di corruzione di magistrati. Secondo le accuse, precisate anche nell'invito a comparire recapitato agli indagati, Silvio Berlusconi, attraverso diversi passaggi finanziari che avrebbero utilizzato il comparto estero della Fininvest e con l'aiuto di alcuni conti svizzeri di Previti, avrebbe versato almeno 400 milioni all'allora giudice d'appello di Roma Vittorio Metta per favorire i Formenton e la Fininvest nello scontro giudiziario con Carlo De Benedetti per il controllo della Mondadori. All'operazione avrebbero partecipato anche gli avvocati romani Atti- lio Pacifico e Giovanni Acampora, quest'ultimo consulente del gruppo di Segrate. «Credo che gli italiani abbiano capito la differenza tra azione giudiziaria e persecuzione giudiziaria - aveva commentato a questo proposito alcuni giorni fa Silvio Berlusconi - la prima è quando s'individua un reato e si cerca un colpevole, la seconda è quando prima si individua il colpevole e poi si cercano i reati da attribuirgli». [r. m.i Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Milano, Roma