Tosse, altre riduzioni nella finanziaria?

Tosse, altre riduzioni nella finanziaria? La discesa della pressione fiscale potrebbe diventare realtà già negli ultimi mesi di quest'anno Tosse, altre riduzioni nella finanziaria? Conti pubblici meglio del previsto: rapporto deficit-pilal2,l Palazzo Chigi contro «voci allarmistiche riguardanti la sanità e enti locali: sono notizie assolutamente prive di fondamento» Roberto Ippolito ROMA Gli orrori ci sono. Ma per una volta non fanno arrabbiare. Anzi tutt'altro: a Palazzo Chigi già pregustano il momento in cui saranno corrette alcune previsioni sbagliate. Sono quelle relative all'entità del deficit pubblico e alla crescita dell'economia (ovvero al prodotto interno lordo). In base alle ultime stime ufficiose il rapporto deficit-pi] per il 1999 scenderà al 2,2% o addirittura al 2,1 rispetto al 2,4 indicato nel Dpef e il pil aumenterà più dell'1,3% previsto. Le cifre esatte devono ancora essere scritte e questo non avverrà subito: in particolare per il rapporto deficit-pil è necessario aspettare, per procedere, la fine del trimestre, quindi fine mese. Ma la tendenza al progressivo miglioramento del deficit pubblico e la speranza di una ripresa economica un po' più consistente rendono più agevole il lavoro di Massimo D'Alema, in vista dello sprint finale per il varo della finanziaria per il 2000 atteso per il 29 settembre: una volta tanto, si sente ripetere, le correzioni alle previsioni del Dpef saranno apportati! per effetto di miglioramenti economici e non per l'aumento del disavanzo dello Stato. Fra l'altro è noto che si sta registrando un boom nelle entrale fiscali. 'l'ulto questo consente a D'Ale¬ ma e al ministro Amato di poter utilizzare le maggiori risorse per gli interventi sulle tasse: l'obiettivo è concretizzare la riduzione della pressione fiscale per la quale è impegnato il governo. Di norma la Finanziaria è operativa solo per l'anno successivo. Ma il premier sta verificando la possibilità di avviare la discesa delle tasse nell'ultima parte dell'anno in corso: sono allo studio alcune disposizioni, di portata limitata, per esempio in materia di com¬ pensazione per i contribuenti tra crediti e debiti con il fisco. E' invece già deciso lo slittamento ai primi mesi del 2000 del pagamento delle addizionali regionali e comunali. Nel nuovo anno scatterà poi il provvedimento più significativo: la diminuzione dell' Irpef. E saranno consentiti maggiori sgravi di imposte. Al calo della pressione fiscale sono ovviamente molto sensibili sindacati e imprenditori. E sin da questa mattina D'Alema si troverà faccia a faccia con le parti sociali: a Villa Lubin, al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro è in programma la verifica del patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione, con la presenza anche di Amato e dei ministri Salvi e Bersani. L'appuntamento al Cnel è estraneo alla Finanziaria. Ma il clima dei rapporti tra governo e parti sociali è di fondamentale importanza. Un confronto disteso potrebbe risultare utile in vista dell'apertura (annunciata per le settimane successive al varo della Finanziaria) della discussione sulla riforma dello stato sociale e in special modo sugli interventi giudicati necessari dal governo per le pensioni. Tuttavia non mancano le tensioni. Spiega il segretario della Cisl D'Antoni: «Ci sono ritardi immensi nell'applicazione del patto. E a causa dei ritardi i risultati non sono adeguati». Di sviluppo, occupazione e riforma dello stato sociale, D'Alema parlerà poi stasera a Modena, alla Festa dell'Unità. E domani riunirà, in un seminario a Villa Madama, tutti i ministri e i sottosegretari per definire la straegia della sua squadra per i 500 giorni, quelli che mancano alla fine della legislatura. In evidenza nell'ordine del giorno la preparazione della Finanziaria (insieme all'emergenza criminalità). Perfezionati con il seminario gli orientamenti per l'economia con la conferma di interventi di contenimento del deficit per 15 mila miliardi), il governo potrà poi incontrare le parti sociali: la presentazione della Finanziaria è possibile a partire da dopodomani, mercoledì 22. Una nota diffusa ieri pomeriggio da Palazzo Chigi assicura che per la sanità «non ci saranno tagli nè ai trasferimenti già previsti nè alle prestazioni». Con il Tesoro, la presidenza del consiglio ha perciò voluto smentire «alcune voci allarmistiche riguardanti la sanità e le regioni». E «davanti al pullulare di notizie assolutamente prive di fondamento» ricorda che, «nel recente incontro» con le regioni, «il governo ha indicato un significativo incremento del fondo sanitario a carico del bilancio dello Stato, a fronte delle necessarie misure di razionalizzazione della spesa, di ottimizzazione delle risorse e di efficienza dell'organizzazione sanitaria». LA MANOVRA. Sarà presentata il 29 settembre e sarà di 15mila miliardi (3.500 arriveranno da entrate «extra-tributarie»). IRPEF. Probabile riduzione dell'aliquota intermedia dal 27 al 26 per cento fin dalla busta paga di dicembre. PREVIDENZA. Per le pensioni d'oro: allo studio il divieto di cumulo pensione-stipendio e il metodo contributivo sperimentale per quelle sopra i 120 milioni di lire. AFFITTI. Aumento del fondo a sostegno delle famiglie che abitano in una casa in affitto. Affitti «stracciati» per i più poveri. CASA: Aumento della deduzione per la prima casa. IVA. Sarà ridotta l'Iva sui lavori edili ma anche sui materiali per le costruzioni. FAMIGLIE. Sconti fiscali di 5mila miliardi per le famiglie con reddito basso e per quelle più numerose. SEPARATI E DIVORZIATI. Riduzione del carico Irpef sugli alimenti ricevuti dal coniuge. PUBBLICO IMPIEGO. Le prime assunzioni non prima di luglio: potrà trattarsi anche di contratti part lime. PRECARI. Sconti fiscali per chi non ha un posto fisso. Aiuti anche per i «collaboratori». SANITÀ1. Smentita l'ipotesi di un aumento dei ticket. Le Regioni non potranno sforare comunque i 11 ornila miliardi per le spese sanitarie. ECOINCENTIVI. Allo studio incentivi per i carburatori ecologici e l'ipotesi di una rottamazione bis per le auto e per i vecchi distributori di benzina. TRASPORTI. Stanziati 4.500 miliardi per bus, tram e metro In PI BHB LA CRISI DEL WELFARE IN ITALIA I PUNTI CHIAVE DELLA FINANZIARIA

Persone citate: Bersani, D'alema, Lubin, Massimo D'alema, Roberto Ippolito

Luoghi citati: Italia, Modena, Roma