Ararti studia una strategia a tutto campo di U. B.

Ararti studia una strategia a tutto campo Ararti studia una strategia a tutto campo Stasera riunione romana con Masera e Benassi MILANO L'ora «x», quella della controffensiva non è, forse, così vicina. Ma sia lo stato maggiore dell'Ina che quello di Imi-San Paolo stanno già predisponendo il piano di battaglia. Stasera, infatti, si incontreranno a Roma i due amministratori delegati della banca, Kuincr Masera e Luigi Maranzana, e Lino Benassi, amministratore della compagnia. Oggetto dell'incontro sarà, con ogni probabilità, la definizione del piano industriale da contrapporre ai progetti delle Generali. Le contromosse finanziarie al blitz del Leone, invece, verranno più avanti. Al consiglio di martedì del San Paolo-Imi, quindi, si parlerà soprattutto degli aspetti industriali dell'alleanza, l'aspetto «forte» della proposta da contrapporre alle Generali: un gruppo moderno di «bancassurance» invece che un semplice matrimonio tra compagnie assicurative. Per la risposta «forte» alle Generali, insomma, occorrerà attendere ancora qualche giorno. I motivi? Primo, solo domani le Generali riveleranno i loro progetti industriali in un'attesissima riunione con gli analisti e, subito dopo, con la stampa. Secondo, perché prudenza consiglia di giocare a tutto campo: oltre alla guerra totale, a inion di Opa e controlla, ci sono molte opzioni da percorrere, anche per recuperare consensi sul fronte politico e della Banca d'Italia (e su questi terreni l'accoppiata ArcutiMasera 6 in netto svantaggio). Terzo, perché la partita ò destinata a durare almeno 5 mesi (l'offerta Generali sarà operativa da gennaio). Inutile, perciò, sparare le cartucce migliori subito. Guaito, perché prima di lanciare il guanto di sfida, è meglio verificare la compattezza del fronte interno, che qua e là registra qualche crepa (come dimostra il risultato del consiglio Monte Paschi). Più che di battaglia campale, insomma, è meglio parlare di partita a scacchi da condurre su più fronti e più consiglieri. Sul fronte finanziario, per cominciare, Banca Imi, Morgan Stanley e .IP Morgan stanno lavorando per San Paolo-Imi, attorno ai possibili scenari anti-Gcnerali. Il punto debole dell'offerta di Desiata, dicono gli analisti, sta nel contante offerto ai soci Ina. La controfferta, perciò, dovrà essere più generosa nella parte «cash». Per quanto riguarda lo scambio di azioni, invece, gli «advisors» stanno elaborando vari scenari. Il più accreditato ricalca lo schema dell'Opa Olivetti su Telecom. La Banca Fideuram, in questo caso, svolgerebbe il ruolo Teenost. Ai soci Ina, perciò, potrebbe essere offerto un pacchetto fatto da soldi, più titoli Fideuram e, magari, obbligazioni. Ma, garantiscono in piazza San Carlo, c'è più di un'alternativa. Anche perchè all'opera ci sono anche i consulenti di casa Ina: Crédit Suisse First Boston e Goldman Sachs. Una bella squadra contro cui opera l'accoppiata Mediobanca- Warburg, consulenti di Generali. Si ripete, insomma, lo schema della battaglia Telecom, con il suo corteo di legali e di esperti della comunicazione. La squadra legale Ina è composta da Pasquale Chiomcnti e da Berardino Libonatij già presidente della società telefonica nell'era Bernabé. 11 Sanpaolo-lnii si appoggia allo studio Grimaldi Clifford Chance. Per Generali, infine, lavorano Piergaetano Marchetti, lo studio americano Freshfield e l'avvocato Aurelio Pappalardo, socio dello studio Erede. Infine, la comunicazione. Le Generali si sono affidate ad una vecchia volpe come Vittorio Moccagatta, il SanpaoloImi ha scelto il «vincitore» di Telecom, Luca Barabino, il più gettonato esperto di comunicazione finanziaria. E la lista di consulenti ed esperti, facile provisione, si allungherà ancora. [u. b.]

Luoghi citati: Boston, Milano, Roma, San Paolo