BIZZARRIE VOLUTE 3 SECOLI FA di Fiorella Minervino

BIZZARRIE VOLUTE 3 SECOLI FA BIZZARRIE VOLUTE 3 SECOLI FA Fiorella Minervino DOPO due anni di accurati, meditati lavori, la facciata di San Pietro ha visto la caduta degli ultimi ponteggi. Eccola, rifulgore nel suo splendore, con talune novità, oltre le stuccature, le tecnologie per allontanare i piccioni, il riassetto d'una fenditura. Il travertino candido si alterna ora a un color seppia che stupisce gli osservatori. In realtà il contrasto dei colori conferisce movimento e profondità a una facciata certo unitaria, ma fin troppo «piatta» agli occhi di un barocco degli inizi come Carlo Maderno. L'architetto venne chiamato da Paolo V Borghese, dopo i progetti di Michelangelo. Una sfida ardua per il Mademo, che con l'uso delle «scialbature» (pennellate più scure) otteneva il duplice scopo di preservare il monumento dallo sporco e di ravvivarlo con il movimento. Non si tratta di bizzarrie: le «scialbature» sopra un marmo poroso come il travertino sono indicate altrove. La fabbrica di San Pietro con il suo direttore ha scelto la soluzione del contrasto dei colori, dopo puntigliose ricerche d'archivio e la testimonianza di un dipinto datato 1618. Adesso è venuto il momento della sorpresa e delle polemiche.

Persone citate: Carlo Maderno, Paolo V Borghese