L'UOMO CHE ODIAVA I SOPRUSI di Alessandro Galante Garrone

L'UOMO CHE ODIAVA I SOPRUSI L'UOMO CHE ODIAVA I SOPRUSI Alessandro Galante Garrone ORDO o di' essere orrente torio Foa: no vero» zi A PAGINA 21 L EO Valiani resterà nella nostra storia come uno degli artefici più grandi della liberazione dell'Italia dal fascismo. Quando lo conobbi, nell'Italia clandestina della Resistenza, fui colpito dal suo parlare netto e perentorio, di chi sa quel che si deve tare per tradurre in realtà l'abbattimento di ogni sopruso autoritario. In lui, l'impeto della passione era dominato dallo scopo preciso da raggiungere. Fu garante, subito, il suo fascino tra noi partigiani. Il suo apprendistato di cospiratore coraggioso e lungimirante era già concluso, per lui, all'età di quindici anni. Quando lo conobbi durante la Resistenza, sentii in lui, più che in ogni altri), la fibra del grande rivoluzionario, che sa commisurare ogni mezzo al fine. Era, con tutti noi, di una bontà generosa; e, nell'azione, di un coraggio esemplare. Dèlia sua cultura, (.Ielle sue azioni, del suo prestigio, vi parla nelle pagine interne Alberto Papuzzi. Questa mia non vuol essere che l'attestazione commossa di un amico, che gli fu vicino nei giorni della lotta, fino ai giorni decisivi dell'insurrezione di Milano nel 1945 quando tutti poterono seguire il suo forte slancio di azione consapevole e il suo non ritrarsi, nei momenti più diffìcili. Già prima della guerra il suo spinto irremovibile di liberta lo aveva allontanato dal comunismo in cui aveva militato e aveva poi trasfuso il suo impeto nel neonato partito d'azione. Fu, per noi azionisti, una lezione di coraggio indomito, di slancio rivoluzionario e, insieme, di esperto senso del limite. Ma prima ancora ili questa sua scelta già maturata non volle abbandonare i comunisti nel periodo ilei loro internamento nella Francia di Pétain, e ne volle generosa- mente condividere la sorte: una lealtà coraggiosa che avrebbe poi stupito lo scrittore Kostlcr. Scoccata l'ora della Resistenza, Valiani aderì al partito d'azione e alle forze crescenti di Giustizia e libertà, al nostro fianco. Fu allora che egli, grande conoscitore della storia politica e sociale europea, strinse ancor più protonda la sua incoraggiante e preziosa amicizia con me, spingendomi e aiutandomi, nei miei studi sul Settecento e Ottocento rivoluzionari; coronando così, generosamente, il fraterno sostegno che mi aveva già dato nella Resistenza. Capiranno i lettori quale angoscia abbia destato in me la scomparsa di Leo Valiani: amico di sempre.

Persone citate: Alberto Papuzzi, Foa, Leo Valiani, Valiani

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano