Internet, l'ora dell'Europa

Internet, l'ora dell'Europa Gli esperti: «Il mercato si sta infiammando e compaiono migliaia di nuovi imprenditori» Internet, l'ora dell'Europa Leader nelle banche elettroniche Bruno Giussani GINEVRA Andate a una conferenza oppure leggete un articolo sulla diffusione di Internet in Europa e troverete molti dati secondo cui il business on line nel Vecchio Continente è due o tre anni indietro rispetto agli Usa. Di recente, c'è chi si è spinto a dire che il gap è di cinque, relegando l'Europa a un'epoca in cui Amazon.com era solo un'idea nella testa di Jeff Bezos. E tuttavia molti manager sono convinti che queste considerazioni sono esagerate e alcuni sostengono che siano nate dagli errori compiuti dalle società americane. «E' una leggenda metropolitana», dice Laurent Edel, fondatore di Net Economy Workshop: «Si deve guardare al di là dei tassi di penetrazione di Internet, che restano artificialmente bassi a causa dei prezzi dei giganti delle telecomunicazioni, e allora ci si renderà conto che le società europee sono più avanti di quanto si creda. Il mercato si sta infiammando con incredibile rapidità». La scena europea di Internet non ha i celebrati miliardari di Silicon Valley, ma ha altri elementi caratteristici: migliaia di giovani imprenditori che stanno rivoluzionando il business, un fiorente mercato di «venture capital» che li finanzia, molte industrie già consolidate in lotta per non perde- re il treno dell'innovazione e borse in crescita. Secondo la banca di investimenti Broadview International, 155 società di alta tecnologia europee si sono quotate in Borsa nell'ultimo anno, contro le 147 americane sul mercato Usa. Non solo. In alcuni settori, come il banking on line e la telefonia mobile, l'Europa è addirittura più avanti degli Stati Uniti, tanto che alcuni Paesi come Italia e Finlandia - hanno più cellulari che telefoni fissi. E, se gli abbonamenti a Internet hanno avuto un decollo stentato, le società europee stanno recuperando il terreno perduto. E, allora, perché l'Europa è ancora percepita come il «limbo» di Internet? Ola Ahlvarsson, amministratore delegato di Result Ventures Knowledge, società di consulenza di Stoccolma, sostiene che l'equivoco nasce dai problemi incontrati dalle società americane nell'aggredire i mercati europei e, allo stesso tempo, dalla tendenza a esagerare i costi delle telecomunicazioni e l'immaturità del mercato. Con la sola eccezione di Yahoo, infatti, le aziende Usa hanno avuto molte difficoltà in Europa, perfino in Gran Bretagna. Offrendo gratis l'accesso a Internet, Freeserve è riuscito in soli sei mesi a scalzare America Online dalla posizione di provider numero uno in Cran Bretagna e anche Excite e Lycos sono costrette a posizioni di retroguardia. Un motivo di questi fallimenti è che gli americani hanno trascurato l'importanza delle diversità locali. Lo slogan «Pensa globalmente, agisci localmente» può dare un'idea della sfida in corso. «Si dovrà pensare localmente in ogni mercato», osserva Fabiola Arredondo, di Yahoo: ci sono sia problemi più o meno noti - come le monete diverse e i differenti regimi fiscali - sia caratteristiche nazionali, pratiche e culturali, che spesso sono sottovalutati. Copyright «The New York Times» In un solo anno si sono quotate in Borsa 155 società di alta tecnologia contro le 147 americane IPERTESTO Nell'universo immaginato da Isaac Asimov, il pilota dell'astronave che viaggiava nello spazio pigiava un bottone e attraverso l'iperspazio raggiungeva un pianeta situato a miliardi di anni luce di distanza. Nell'universo di Internet, un navigatore che stia leggendo un testo pubblicato su Web, pigia un bottone, nella forma di un'immagine o di una parola sottolineata o colorata, e attraverso il cyberspazio raggiunge un altro testo situato su un'altra pagina Web. L'insieme di questi testi collegati (in gergo «linkati») è l'ipertesto. La parola chiave da pigiare è il «link», ovvero il punto di collegamento tra i testi. Con gli ipertesti cambic la struttura logica della narrazione, che non è più lineare, ma va in tutte le direzioni. Un'immagine c Silicon Valley. simbolo della rivoluzione di Internet

Persone citate: Bruno Giussani Ginevra, Fabiola Arredondo, Isaac Asimov, Jeff Bezos, Laurent Edel, Yahoo