Gorbaciov: spero nei medici e in Dio di Emanuele Novazio
Gorbaciov: spero nei medici e in Dio La moglie Raissa è ancora in coma Gorbaciov: spero nei medici e in Dio Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO «Nella situazione in cui siamo non si sa che cosa dire. Possiamo sperare soltanto nella meravigliosa abnegazione dei medici, impegnali tutti allo spasimo. E in Dio». Distrutto dalla fatica e dal dolore, Michail Gorbaciov confida alla «Stampa» l'angoscia che non lo abbandona da quando, domenica scorsa, la moglie è stata colpita da un collasso circolatorio ed è in pericolo di vita nella clinica universitaria di Muenster, in Vesfalia: «La chemioterapia con la quale combattere la leucemia è ferma, sul trapianto di midollo non si possono fare previsioni, Raissa Maximovna combatte il male con difese immunitarie al minimo», aggiunge prima di tornare al capezzale della moglie, pnva di conoscenza perchè mantenuta nel coma artificiale. L'ex presidente sovietico confida che il fatto di non poterle parlare è «particolarmente doloroso». Lasciando intendere che la situazione diventa ogni giorno più difficile, per lui. «Se Raissa non vivrà, non riuscirò più a vivere neanch'io», aveva dichiarai o martedì. Anche ieri, come ogni giorno dopo la crisi, Gorbaciov è rimasto accanto alla moglie dal mattino a notte fonda, con una brevissima interruzione. appena: al letto, protetto da una tenda ad ossigeno, possono avvicinarsi soltanto lui e la figlia Irina. Alle due nipoti Xenia di 19 anni, e Anastasia di 14 - e alla sorella Ljudmilla Titorenkó, arrivata due settimane fa a Muenster da Ufa, negli Urali, per donare il midollo spinale a Raissa, l'nigresso nella stanza sterile e ultratecnologica non è consentito. Nonostante le condizioni di Raissa restino gravissime, la moglie deU'ultimo presidente sovietico potrebbe ancora riprendersi: «Siamo in una fase critica, ma sono convinto che ci sono ancora speranze», confida il professor Thomas Buechner, direttore della clinica di Muenster. Le cure sono riuscite a bloccare il peggioramento della crisi: ma «bisognerà aspettare almeno due o tre giorni, prima di averne conferma». A provocare il collasso è stata, quasi certamente, l'infezione che la settimana scorsa aveva colpito Raissa Maximovna proprio quando si cominciavano a scorgere i primi segni di miglioramento. Appoggiandosi al braccio del marito, Raissa aveva ripreso a camminare. Soprattutto, ricorda adesso Gorbaciov, «riuscivamo a parlarci». Adesso invece «non reagisce, e nessuno può immaginarsi che cosa le capita dentro. Ma io insisto, e continuo a parlarle». Raissa Gorbaciova sta lottando contro la morte 0
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