LA«PAX» DI CIAMPI
LA«PAX» DI CIAMPI LA NOTA ROMANA LA«PAX» DI CIAMPI Paolo Passarmi IN soli quattro mesi l'indice di popolarità di Carlo Azeglio Ciampi è salito ad altezze ini pressionanti, superando addirittura in un sondaggio quello del Papa. Nel frattempo, i commentatori politici hanno sottolineato, del nuovo Presidente, soprattutto una certa continuità di interventi in politica interna (le riforme istituzionali, l'occupazione, la modornizzazio ne del Paese) e una concezione del proprio ruolo fondala sull'idea di unità nazionale come ampio terreno comune di lavora al riparo dagli interessi di pane. Ma, negli ancora pochi viàggi è in un certo nùmero di incontri, sono emersi i lineamenti di una visione personale di quésto Presidente anche nel campo della politica estera. E ernesta visione, alla lunga, può avere effetti anche sul ruolo di Ciampi in politica interna. ALLACCIARE U CINTURI. Nelle prassi me settimane, con i primi importanti viaggi all'estero (funerali eli Hassan 11 a palle), questa visione si preciserà. Il Presidente vuole fare solo viaggi significativi per un totale medio eli una quindicina all'anno. A fine mese sarà in Finlandia; a inizio ottobre ci sarà la visita in Israele: (e all'Autorità palestinesi!); poi, più avanti in ottobre, toccherà alla Francia, Nel frattempo ci saranno visite ufficiali in Italia da parte della Spagna e dell'Algeria. Già questi primi viaggi consentono di tracciare un abbozzo eli mappa politica. Per elise gnarla meglio si può usare, come aiuto, il discorso che il Presidente ha pronunciato l'altra sera durante la cena per festeggiare Romano Prodi. Ciampi ha parlato dell'ednizio eli una nuova fase del processo di unificazione europea», precisando anche alcuni punti come la «riforma delle istituzioni»; di una «nuova sovranità europea allargata verso Est», con accenni collega! i al Mediterraneo; eli «una carta dei diritti fondamentali dell'Unione» come base di una «pace europea». 1 primi viaggi consentiranno proprio di approfondire questi punti: Finlandia l'allargamento; Gerusalemme e Algeria il Mediterraneo; Francia e Spagna la nuova Europa. L'INTERSEZIONE. Ciampi preferisce parlare di «pace europea» (legata ai valori democratici e illuministi) piuttosto che di «Europa cristiana», come fa per esempio Prodi. E vede il disegno eli unificazione europea quasi con l'entusiasmo risorgimentale con cui i nostri patrioti dell'800 vedevano l'Italia unita. L'Europa lo appassiona come punto di congiunzione tra un'apertura alle sfide della gleibalizzazione (che lui accetta) a un'antica tradizione di civiltà da conservare. Lo appassiona talmente da spingerlo anche alla lettura di libri specialistici, come «Ridisegnare la mappa d'Europa» di Michael Emerson. L'insistenza interna di Ciampi per le riforme nasce proprio dalla convinzione che, senza una modernizzazione, l'Italia potrebbe: trovarsi ai margini di questo processo. L'eco perché, se e cniando apparirà chiaro che su questo terreno l'Italia perde colpi (e rischia di perdere l'Europa), il bonario arbitro di oggi potrebbe trasformarsi in un professore molto severo. paopass@tin.it
Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Ciampi Paolo, Michael Emerson, Romano Prodi, Spagna
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