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Coso Previti Lo parola a Violante Processo Imi-Sir Coso Previti Lo parola a Violante MILANO Continua il braccio di ferro tra i giudici di Milano del caso Imi-Sir e l'ex ministro della Difesa Cesare Previti. Il parlamentare di Forza Italia, imputato di concorso in corruzione, non si è presentato in aula sostenendo di essere impegnato alla Camera. Il gip Rossato ha stabilito che in questo caso non poteva trattarsi di «legittimo impedimento». E il presidente della Camera Luciano Violante ha chiesto al magistrato copia del provvedimento. In attesa del pronunciamento di Violante, la guerra continua. Anche perché i difensori di Previti hanno annunciato che solleveranno il problema davanti alla Corte Costituzionale. Che lo stesso parlamentare spiega in questo modo: «Ritengo che ci sia un conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato. Per la prima volta un giudice non mostra alcun interesse per il molo di un parlamentare». Per giustificare la sua assenza davanti al gip Rossato, Previti ha poi spiegato i suoi impegni di giornata alla Camera: «Su incarico del mio gruppo ho tenuto interventi importanti in aula su tre trattati internazionali, uno dei quali riguardava i miei rapporti con la Russia». Una spiegazione che non ha convinto il giudice milanese, che ha tenuto ugualmente l'udienza. Secondo alcuni legali, il giudice avrebbe sostenuto in aula che il potere giudiziario e quello legislativo hanno pari dignità costituzionale e che quello di Previti non può essere considerato un «impedimen to assoluto». 11 giudice Rossato avrebbe poi ricordato i numerosi rinvìi dovuti alle assenze di Previti e di aver tenuto conto, nella formu lazione dei calendari, dei possibili impegni parlamentari dell'ex mini stro. L'udienza è comunque stata rinviata al 22 settembre. Il caso Imi-Sir riguarda una presunta tangente di circa 70 miliardi di lire che Felice Rovelli figlio del defunto Nino Rovelli proprietario del gruppo chimico Sir, avrebbe versato agli avvocati Attilio Pacifico, Giovanni Acampo ra e Cesare Previti per uscire vinci toro dalla lunghissima vertenza giudiziaria che vedeva la sua famiglia opposta all'I MI.. [r.m."