l Film del weekend

l Film del weekend l Film del weekend TRAGICOMMEDIA «Tutto su mia madre» Antonia San Juan e Cecilia Rotti •MOUOVAK dice addio al melodramma perrucconta-e, raggiungendo una nuova maturila ne) suo stile brillante, amori e dolori di un gruppo tli donne. Protagoniste: una madre (Cecili,i Rolli, bravissima) il cui adorato figlio adolescente muore in un incidente; una grandi; attrice e la sua innamorata, una piccola attrice eroinomane; una giovane suora che si ritrova incinta e sieropositiva; il travestito bisessuale Lola, padre di figli. Interpretato meravigliosamente, il film è tra i piti riusciti e commoventi di Almodòvar. Motto: «La vera aulenticitò non sta nell'essere come si è, ma nel riuscire a somigliare al sogno che si ha di se stessi». TUTTO SU MIA MADRE TRIESTE, Cinema Arislon; VENEZIA, Giorgione 1 ; Palazzo 2 (Mostre); TORINO, Adua 400, Eliseo Grande, Romano; MILANO, Ducale 1, Excelsior; GENOVA, Cineplex, Lux, Ritz; BOLOGNA, Capitol 3, Fulgor, Nosadella 1, Odeon A, Roma; FIRENZE, Eolo 1, Firenze 3, Manzoni, Marconi 3, Principe 1; ROMA, Ambassade 2, Atlantic 2, Broadway 2, Capranica, Ciak 2, Cineland 3, Eden 1, Empire, Excelsior 2, Gregory, Quirinale 1, Reale 2, Warner Village; NAPOLI, Ambasciatori, Duel, Modernissimo, President, Vittoria; BARI, Kursaal Santa Lucia; PALERMO, Fiamma PSICOLOGICO «Tre stagioni» nel Vietnam NEL primo film americano girato nel Vietnam dopo la guerra, e recitato in vietnamita da vietnamiti, storie di quattro personaggi travolti dal nuovo stile di vita occidentale nel Paese in periodo di transizione e di straordinari cambiamenti. Una ragazza raccoglitrice di fiori di loto per la casa di un Maestro autorccluso nella solitudine; un conducente di cyclo-taxi innamorato d'una giovane e superba prostituta; un bambino venditore ambulante derubato della sua merce; un ex marine americano in cerca d'una figlia avuta e pruduta durante la guerra. Quest'ultimo è Harvey Keitel, alla cui presenza e in gran parte dovuta la possibilità di realizzare il film interessante, delicato, e che interpreta benissimo i rimorsi, le speranze e le atonie del suo personaggio. Il regista Tony Bui, ventisei anni, a duo anni emigrò con la famiglia dal Vietnam sino in California. Dopo un primo impulso di rifiuto del suo Paese, tornatovi per girare un documentario si rese conto del legame profondo e ineliminabile che lo univa al luogo natale, e ha voluto esplorarlo col cinema. TRE STAGIONI di Tony Bui con Harvey Keitel, Don Duong, Zoe Bui; Usa, 1999 TRIESTE, Cinema Sala Azzurra TORINO, Reposi 4 MILANO, Mignon GENOVA, Corallo BOLOGNA, Odeon B FIRENZE, Flora Atelier B ROMA, Cineland 1. Cinemaluckyblu, Mignon 1 BARI, Abc PSICOLOGICO «A domani» ragazzi miei IL film comincia e finisce con la stessa immagine: ragazzini che corrono in circolo intorno a un albero sulla piazza quieta di una piccola città, come a indicare un futuro ripetitivo e senza avventura. Al destino provinciale vogliono sottrarsi una diciassettenne e il suo fratello quindicenne che un giorno prendono la corriera e fuggono a Bologna. Soltanto per cambiare, per vedere, per provare. La fuga breve non ha nulla di drammatico, il film sensibile, aggraziato, ha freschezza, naturalezza, una piccola malinconia, un pacato realismo quotidiano. Gli interpreti non professionisti diretti con intelligenza sono simpatici e molto efficaci. A DOMANI di Gianni Zanasi con Stefania Rivi, Andrea Corneti; Italia, 1999 TORINO, Cinema Kong MILANO. Anteo 100 BOLOGNA, Odeon C ROMA, Greenwich 3, Quattro Fontane 1 FANTASY «Star Wars» La minaccia Liam Neeson , E' il primo episodio, preventivo-introduttivo, della saga di «Guerre stellari» già arrivata al sesto episodio e prevista in nove episodi, rimasta un caposaldo del cinema fantasy e di effetti speciali. La mitografia di George Lucas si popola di nuovi personaggi. La regina Amidala è in pericolo, la Federazione invia astronavi da guerra nel suo pianeta. Intervengono in suo soccorso due Jedi, Liam Neeson e l'apprendista Ewan McGregor, che entrano in contatto con lo schiavo bambino Skywalker, destinato a vincere perché dotato d'uno straordinario concentrato di Forza. Eccetera, eccetera, arte e religione, bene e male, mito e scienza: il film è persino più divertente e affascinante dei precedenti, anche se si fa confusione tra personaggi umani e digitali, tra paesaggi autentici e creati al computer, tra le meccanicità del sovrapporsi di effetti speciali. La grandissima abilità tecnico-spettacolare di Lucas unita alla sua immaginazione puerile avevano già creato a partire dal 1977, oltre vent'anni fa, un enorme gioco spettacolare senza confronti, del quale è del tutto degno questo nuovo episodio bene organizzato, assai avvincente. HTRIESTE, Excelsior, Nazionale; VENEZIA, Rossini; Corso, S.Marco (Mestre); TORINO, Due Giardini Nirvana, Etoile, Faro, Lux; MILANO, Apollo, Brera, Manzoni, Nuovo Arti, Orfeo, Splendor Gamma; GENOVA, Cineplex, Odeon, Universale; BOLOGNA, Arcobaleno, Fessolo, Imperiale, Medica Palace, Moderno, Pala?; FIRENZE, Adriano, Fiamma, Firenze, Fulgor, Goldoni, Ideale, Marconi, Supercinema, Teatro della Compagnia, Vittoria; ROMA, Admiral, Ambassade, Antares, Atlantic, Broadway, Ciak, Cineland, Doria, Etoile, Europa, Excelsior, Galaxi, Garden, Lux, Madison, Odeon, Quirinetta, Reale, Ritz, Royal, Roxy, Savoy, Trianon, Tristar, Universal, Warner Village; NAPOLI, Acacia, Arcobaleno, Alcione, Arlecchino, Corso, Duel, Felix, Maestoso, Modernissimo; BARI, Esedra, Odeon, Royal; PALERMO, Imperia, Rouge et Noir, Tiffany DRAMMATICO «American HistoryX» IL primo film del regista pubblicitario Tony Kaye vede il neonazismo americano come un fenomeno originato da povertà, ignoranza, frustrazione, revanscismo, fallimento (non diversamente da altri fenomeni quali il fanatismo religioso, la criminalità, la tossicodipendenza) e lo racconta all'interno d'ima famiglia popolana californiana. Due fratelli filonazisti s'allontanano dall'organizzazione attraverso l'esperienza del carcere (il maggiore) e l'esempio (il minore). La didattica redenzione finale vuol forse riscattare la descrizione violenta e forte dell'organizzazione filonazista e del suo Potere Bianco. AMERICAN HISTORYX di Tony Kaye con Edward Norton, Edward Furlong, Beverly D'Angelo, Fairuza Balk.ElliottGouId; Usa, 1998 TORINO, Cinema King MILANO, President BOLOGNA, Fellini G., Marconi FIRENZE, Ciak Atelier ROMA, Eurcine 4, Sala Umberto PSICOLOGICO «Il dolce rumore della vita» MELODRAMMA cinematografico americano, teatralità, nostalgie per il cinema francese classico coi suoi luoghi magici (il porto, la notte, il treno, i caffè), emozioni fatali alla Fassbinder: il film affascinante e strano sulla maternità, sulla menzogna e sulla rappresentazione trova un modo d'espressione intenso, mai visto. L'attrice Francesca Neri, innamorata del suo maestro Rade Serbedzija dal quale si crede amata, scopre durante le prove di «Otello» che lui ama invece un attore. Fugge. Sul treno che la riporta a casa, intravede Rosalinda Celentano partoriente, sola, insanguinata. Più tardi, seguendo le tracce del sangue, trova un neonato abbandonato: lo prende con sè, lo fa suo, lascia credere all'ex amante di averlo avuto da lui, lo alleva al suo fianco sino all'adolescenza. Sino a quando il ragazzo non crede di riconoscere il padre alla tv; sino a quando non incontra la vera madre che gli racconta la propria storia. Francesca Neri non è mai stata tanto brava e seducente: il suo fascino quotidiano assume qui una autorità, una fatalità, una bellezza di insospettata eloquenza. IL DOLCE RUMORE DELLA VITA di Giuseppe Bertolucci con Francesca Neri, Rade Serbed zija, Rosalinda Celentano, Niccolò Senni; Italia, 1999 TORINO, Cinema Studio Ritz MILANO, Odeon 10 BOLOGNA, Tiffany FIRENZE, Astra ROMA, Alcazar, Cineland 14, Jolly 3, Rivoli NAPOLI, Empire BARI, Orfeo PALERMO, Igieia Lido DRAMMATICO «Guardami» Pornostar Elisabetta Cavallotti SI vedono in primo piano organi genitali eretti o aperti, atti sessuali variati, una specie di coito consumato con un morente di cancro al fegato sul letto d'ospedale, possessioni sadiche, complessi intrecci carnali. Il film è ambientato infatti nel mondo del cinema pornografico, di cui è una star Elisabetta Cavallotti, amante della redattrice d'una rivista pornografica, folgorata dalla scoperta d'avere un tumore, costretta a conoscere la sofferenza, gli altri malati come lei, lo squallore doloroso degli ospedali. Corpo desiderato e malato, la pornostar sembra stare meglio, i..entre il film pornosentimentale non è riuscito. GUARDAMI / di Davide Ferrario con Elisabetta Cavallotti; Italia, 1999 TORINO, Cinema Doria MILANO, Pasquirolo GENOVA, Universale BOLOGNA, Adriano d'essai FIRENZE, Fulgor Venere ROMA, Quirinale 2, Savoy 4 (pomeriggio) NAPOLI, Agorà, American Hall PALERMO, Abc DRAMMATICO «Victor» è scappato SANDKINE Veysset, 32 anni, nata ad Avignone, regista debuttante con il singolare e apprezzato «Ci sarà la neve a Natale?» racconta con delicatezza e profondità la storia di un bambino di dieci anni che scappa di casa in una sera (l'inverno, che crolla per stanchezza e smarrimento in un Luna Park, che intreccia rapporti con il ragazzo della giostra e con una trentenne che donne di giorno e SÌ prostituisce di notte. La poeticità del film non ha nulla di melenso né di banale nè di irritante: la regista ha un dono d'avvicinarsi agli esseri umani paragonabile soltanto a ((nello di Silvano Agosti, e i suoi interpreti sono toccanti. VICTOR di Sandrme Veyssot con Jéréy Chalx, Lydia Andrei, Ma- thiou Lane, Skan Guenin; Francia, 1998 MILANO, Cinema Plinius 4 ROMA. Quattro Fontane 3 GROTTESCO «Libero Burro» di Castellino LA prima opera diretta (oltre che co-sceneggiata e interpretata) da Sergio Castellitto, presentata fuori concorso all'ultima Mostra di Venezia, tratta da «Torino Lungodora Napoli» di Bruno Gambarotta, è soprattutto il ritratto dell'uomo che dà il titolo a film. Cafone centromeridionale mascherato da manager settentrionale, bizzarro, energico, simpatico, posseduto da sogni di grandezza, perseguitato da incubi di sfortuna, Libero Burro è un velleitario che alla sua età deve ancora imparare cos'è la vita. Il film accumula troppi difetti di ideazione, di scrittura e di realizzazione, ma permette di sperare in una seconda occasione. LIBERO BURRO di Sergio Castellitto con Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini. Michel Piccoli, Chiara Mastroianni; Italia, 1999 TORINO, Cinema Eliseo Rosso MILANO, Centrale 1 BOLOGNA, Embassy ROMA, Lux 4, Warner Village PALERMO, Finocchiaro AVVENTUROSO «Entrapment» Il quadro rubato RICCO, esagerato, avventuroso, high tech, stupido, divertente, il film è la storia rutilante e paradossale, nei pochi giorni che precedono il Duemila, d'una coppia di ladri sbilanciata (lui ha una quarantina d'anni più di lei) e ambigua (quale dei due sarà al servizio del Fbi o delle compagnie d'assicurazione?). Un Rembrandt rubato a New York, grattacieli di 84 piani a Kuala Lampur in Malesia, un castello in Scozia, l'abilità straordinaria di lei nello schivare lo ragnatele elettroniche dei sistemi d'allarmo: e Sean Connery, naturalmente, in coppia con una delle quasi-starpiù ingiustificate, Catherine Zeta-Jones. ENTRAPMENT di Jon Amiel; con Sean Connery, Catherine Zeta-Jones; Usa, 1999 TRIESTE, Giotto 1 ; VENEZIA, Palazzo 1 (Mestre); TORINO, Actor's Studio, Ambrosio 1, Arlecchino, Reposi 2; MILANO, Cavour, Gloria Garbo, Odeon 1, Plinius 1 ; GENOVA, America A, Ariston 1, Cineplex; BOLOGNA, Giardino, Manzoni, Minerva, Olimpia; FIRENZE, Colonna, Odeon; ROMA, Alhambra 2, Cineland 4, Delle Mimose 1, Drive In, Embassy, Eurcine 1, Fiamma 1, Giulio Cesare 3, Jolly 2, King 2, Maestoso 4, Odeon 2, Warner Village; NAPOLI, Arcobaleno, Delle Palme, Felix; BARI, Armenise 1 AVVENTUROSO «La Mummia» fatale TRA piramidi (l'Egitto è girato a Marrakech), gran sacerdoti mummificati vivi, tempeste di sabbia, arabi infidi col fez rosso, avidi cacciatori del tesoro del Faraone e Brendan Fraser tonto e bello in sahariana e casco coloniale, cosa si vede? Naturalmente la Mummia, una secolare creatura di rena che emette dalla bocca cavernosa nuvole di insetti; si vedono certi scarabei carnivori lustri, nerazzurri, che vengono avanti inarrestabili come un fiume; si vedono altri insetti che s'introducono dai piedi sotto la pelle dell'uomo e ne percorrono velocemente tutto il corpo. Film bambinesco, ma abbastanza divertente. LA MUMMIA di Stephen Sommers; con Brendan Fraser, Rachel Weisz; Usa, 1999 TRIESTE, Cinema Ambasciatori; TORINO, Ambrosio 2, Ciak, Empire, Ideal, Reposi 3; MILANO, Ambasciatori, Gloria Marilyn, Maestoso, Metropol, Odeon 2; GENOVA, Augustus, Cineplex; BOLOGNA Capitol 1, Italia Nuovo. Smeraldo; FIRENZE, Gambrinus, Portico Blu ROMA, Alhambra 1, Cineland 6, Delle Mimose 2, Eurcine 3, Giulio Cesare 1Jolly 1, King 1, Maestoso 1, Odeon 3Pasquino, Warner Village 7-8; NAPOLIAdriano, Alcione, Plaza; BARI, Ambasciatori; PALERMO, Astoria, King DRAMMATICO «Instinto primordiale» QUALCUNO dovrebbe stare accanto a Anthony Hopkins quando sceglie i personaggi e firma i relativi contratti: l'attore inglese ha una preferenza perversa per i ruoli che lo rendono ridicolo. Qui un primatologo famoso, eccellente studioso delle scimmie, viene ritrovato in Africa, rimpatriato negli Stati Uniti e chiuso in manicomio criminale dopo aver vissuto con i gorilla nella foresta del Ruanda e aver ucciso tre guardie forestali: è murato in un silenzio testardo che soltanto un giovane psichiatra (Cuba Gooding jr.,figuriamoci) riesce a infrangere. In più, considerazioni pseudofilosofiche sul rapporto uomo-civiltà. INSTINCT ISTINTO PRIMORDIALE di Jon Turteltaub TRIESTE, Cinema Giotto 2; VENEZIA, Ritz; Corsino (Mestre); TORINO, Vittoria; MILANO, Colosseo Chaplin, San Carlo; GENOVA, Cineplex, Universale; BOLOGNA, Fellini F., Jolly; FIRENZE, Firenze 1, Fulgor Giove, Marconi 2; ROMA, Academy Hall, Ambassade 3, Atlantic 3, Capitol, Cineland 5, Excelsior 3, Farne se, Galaxy Saturno, Missouri 1, Roxy Smeraldo, Royal 2, Sala Traisi, Savoy 1, Trianon 4, Tristar Verde; NAPOLI, Abadir, Fiamma, Modernissimo; BARI, Nuovo Palazzo; PALERMO, Metropolitan FANTAWESTERN «Wild Wild West» Tutto di corsa WILL Smith, il coprotagonista di «Men in Black», va diventando la star nera più popolare del cinema americano anche per le sue scelte bislacche. Nel fantawestern di Barry Sonnenfeld, ricavato da una vecchia serie televisiva, ambientato subito dopo la Guerra Civile americana, ci sono uno scienziato pazzo paralizzato (Kenneth Branagh), un treno milleusi, un Presidente insensato (Kevin Kline), una macchina capace di distruggere città, una bella cantante che è l'irresistibile Salma Hayek. Nonostante tutti questi elementi, l'assemblaggio è così scombiccherato e impraticabile che ci si diverte poco. WILD WILD WEST di Barry Sonnenfeld con Will Smith, Kenneth Branagh, Kevin Kline, Salma Hayek; Usa, 1999 TRIESTE, Cinema Nazionale 3 TORINO, Ambrosio 3, Fiamma, Reposi 1 MILANO, Arcobaleno, Corso, Ducale 3, Odeon 9 BOLOGNA, Arcobaleno 2; FIRENZE, Excelsior; ROMA, Cineland 10, Delle Mimose 4, Giulio Cesare 2, Jolly 4, Lux 5, Madison 2, Maestoso 3, Warner Village; NAPOU, Felix, Fiorentini; BARI, Armenise 2 Antonia San Juan e Cecilia Rotti Liam Neeson Elisabetta Cavallotti