Tokyo vuol frenare il superyen

Tokyo vuol frenare il superyen Vertice Obuchi-Miyazawa. (ìli analisti temono una stretta della Fed Tokyo vuol frenare il superyen Corre più del previsto l'economia Usa Mll ANO Superyen continua la sua corea, anche so ieri i timori di un possibili; intervènto della Banca centrale giapponese l'hanno in parte frenato facendo segnare un cambio vicino ai 104,7 noi confronti del dollaro odi 108,08sull'euro. Piccola pausa che comunque non cambia, almeno a giudicare dalle reazioni degli operatori, la tendenza della moneta giapponese che resta al rialzo. Anche perché, nel fra! tempo, dall'America i dati sull'andamento della produzione industriale in agosto (cresciuta dello contro una previsione di t 0,1%)(limosilanoche l'economia resta calda e; potrebbe alimentare quella spinta sui prezzi che la F'ed dice di voler assolutamente scongiurare: ecco perché molti analisti cominciano a temere una nuova piccola stretta nella riunione del 5 ottobre della F'ed. Intanto, dopo settimane di rafforzamento - basti pensare chi; ne,,li ultimi tre mesi lo yen ha recuperato qualcosa come il 15% nei confronti del dollaro e il dop pio nei confronti dell'euro il grande balzo di superyen comincia a preoccupare la comunità economica e finanziaria nipponica. H perché ò presto detto. Il recupero della moneta giapponese è stato spiegato con le aspettati ve di miglioramento dell economia di 'l'okyo peraltro ieri conte stati; dal Póndo monetario che ha mésso in guardia contro i rischi da eccésso di rialzo dello yen. l'atto Sta che negli ultimi mesi sono affluite grandi (piantila di capitali, compresi quelli giapponesi, rientrati in gran fretta non appena l'indice Nikkoy ha comin ciato a macinare rialzi. Ebbene, questo flusso di investimenti finanziari verso il Giappone, giustificato dalle prospettive di guadagno rispetto ad altre aree econo miche (come gli Usa, come l'Europa) e rispetto ad altri mercati (comi! Wall Street), ha si prodotto il rimbalzo prodigioso dello yen ma, comi; si diceva, comincia a preoccupare, lì non solo il Fini, anche le autorità politiche o monetarie giapponesi e la stossa Borsa, ièri il Kabuto-cko ha chiuso in pesante ribasso (-2,73%) e lo scivolone è stato subito collegato, dagli analisti, all'eccessiva corsa dello yen la cui rivalutazione, spiegano, potrebbe rivelarsi un boomerang visto che superyen riduce la competitività delle aziende giapponesi che tradizionalmente puntano sull'export (e l'export con uno yen caro costa ovviamente di più all'acquirente americano ò europeo) e, alla luti¬ ga, riduce gli utili delle società e quindi le performance del Nikkey. Non a caso, ieri mattina, dopo che il primo ministro Keizo Obu chi ha latto saliere che il governo prenderà misure adeguate per fronteggiare la continua corea dello yen, il ministro delle Finanze Kiichi Miyazawa e il governatore della Boj Masaru Hayami si sono visti a lungo. Immediata la reazione dei mercati che ha appunto dato origine al rallentamento e alla piccola pausa nella corea dello yen: l'attesa, innescata dall'incontro tra Miyazawa e Hayami, era di un intervento forte della Banca del Giappone con vendite massicce di yen per tentare di calmierare le quotazioni, Interventi già predisposti, sia pure in percentuali non enormi, nei giorni scorsi e che finora non hanno dato i risultati sperati. Ieri è bastato l'effetto annuncio del summit tra autorità monetarie e finanziarie a frenare per qualche ora hi corsa dello yen ma pare scontato che Iti Banca centrale noi prossimi giorni farà il possibile per evitare un rialzo troppo rapido: se ieri, infatti, al termine dell'incontro col ministro delle finanze, il governatore Hayami ha confermato l'intenzione di proseguire la politica di «sterilizzazione» per drenare liquidità in eccesso e lui ammesso che «il ministro delle finanze e la Boj sono d'accordo a mantenersi in stretto contatto sulla situazione valutaria e a contrastare la situazione». |a. z.) li premier giapponese Obuchi

Persone citate: Keizo Obu, Kiichi Miyazawa, Masaru Hayami, Miyazawa, Obuchi, Vertice Obuchi-miyazawa

Luoghi citati: America, Europa, Giappone, Tokyo, Usa