L'Alitalia mi ha lasciato a terra perché sono nero»

L'Alitalia mi ha lasciato a terra perché sono nero» Giallo sul volo Dakar Milano, la compagnia:«C'è stato un errore, ma nessuna discriminazione» L'Alitalia mi ha lasciato a terra perché sono nero» Un senegalese accusa: il mio posto preso da un turista bianco MILANO Si chiama overbooking, ma forse è più di un disservizio. Almeno stando alla denuncia di Lamin Gningue, cittadino senegalese da dieci anni residente a Milano. Che racconta la sua odissea aerea, tirando in ballo Alilalia ma anche altre compagnie come «Air Prence»: «Per la line di agosto avevo prenotato un volo Alilalia da Dakar a Milano. Il posto era stato confermato pochi giorni prima». Tutto in regola, dunque. Ma non abbastanza per fargli salire in scaletta del volo AZ 851 di mezzanotte e venti minuti del 27 agosto, da Dakar a Milano. Come racconta ancore: «All'aeroporto, al momento del check-in, sono stato lasciato a terra per far posto a un gruppo di vacanzieri italiani di pelle chiara. Lo stesso è capitato ad altri tre senegalesi, Vicende simili sono accaduto a chi volava con Air Prence, ne hanno parlato anche i giornali locali. Gualche errore c'è stato, ma non si è trattalo di discriminazione», respinge le insinuazioni Paolo Esposito, responsabile Alilalia per il Senegal e altri Paesi Centrafricani. «Probabilmente si è trattato di un caso di overbooking, di posti immotali superiori alla capacità dell'aereo», spiega. «Questo è dovuto perché molto spesso, le prenotazioni anche se confermale non vengono rispettate: lì' successo altre volte, anche a diverse compagnie straniere», conferma il funzionario. Altri casi, olire a quello denunciato dal cittadino senegalese che non è riuscito a salire sul volo prenotato, sono stati denunciati da passeggeri con destinazione Parigi, lasciati a terra dalla compagnia nazionale francese. Il motivo ufficiale sarebbe sempre entello dcll'overbocking, ma la slampa locale lui sollevalo il caso e ne ha parlato diffusa¬ mente. A partire dai quotidiani «Le Soleil» e «Wal Fagerie» che hanno raccolto le lamentele dei passeggeri rimasti a terra e a loro detta discriminati dalle varie compagnie, che preferirebbero riservare i posti ai connazionali. «C'è gente che rischia il posto di lavoro, per un mancato rientro. I funzionari Alilalia sono stati gentili, si sono detti disponibili ad ospitarci in strutture alberghiere, ma irremovibili», denuncia ancora Lamin Gningue, partito con il volo successivo di linea, ma solo quattro giorni dopo, vista l'impossibilità di imbarcarsi con altre compagnie che avevano posti tutti esauriti per il rientro in Italia dei turisti, spesso con biglietto aperto da confermare solo all'ultimo momento. Ma dall'Alitalia a Dakar arriva ancora una precisazione: «Non facciamo preferenze, an che perché l'ottanta per cento di chi vola con noi da Dakarsononcri». [f.pol.]

Persone citate: Air Prence, Lamin Gningue, Paolo Esposito, Prence