Spara sui ragazzi in chiesa
Spara sui ragazzi in chiesa L'assassino, un disoccupato di 47 anni, si è poi tolto la vita Spara sui ragazzi in chiesa Texas, folle massacra sette persone Andrea di Robilant corrisponderne da WASIIINGT0N «Sembrava una gag», dice Bcthany Williams in lacrime ai microfoni delle troupe televisivi;, la borsa verde ancora macchiata di sangue. «Sembrava di essere in un film. lid ero convinta che la pistola fosse un giocattolo». Non era la scena di un film, naturalmente. Larry (Jone Ashbrook, 47 anni, disoccupato cronico è entrato in un'affollata chiesa battista a Fort. Worth (Texas) armato di due pistole una semi- automatica da 9 millimetri e una calibro 380. Ha comincialo a sparare a casaccio e nel giro di pochi attimi ha ucciso .sei.tr: persone e ferito altre sette. Poi, borbottando improperi contro i battisti, si ò sedutosi) un bancone, ha puntato la pistola alla nuca e si e tolto la vita. Uopo le scuole, gli uffici, i campeggi, l'epidemia di stragi indiscriminale che si diffonde nel l'aese adesso colpisce anche una chiesa. I fedeli - circa 150, (piasi tutti ragazzi e ragazze erano raccolti in preghiera nella cappella della Wedgewood Baptist Church quando Ashbrook è entrato senza far chiasso e poi si i; fatto strada svuotando tre caricatori, «lira mollo calmo», ha raccontato Christy Marlin, una delle ragazze. «Sembrava un tipo normale. Fumava una sigaretta». Oli inquirenti non hanno trovalo nulla tra le cose di Ashbrook che possa aiutare a spiegare quella che ha fatto. Non era affilialo ad organizzazioni estremiste. Non aveva un passato di violènza. Era, come tanti, una persona disadattala che non riusciva a tenersi un impie- go, che si era trovato sempre più solo. «Spero che questo ennesimo gesto ci porterà finalmente a prendere In misure necessarie», ha detto il Presidente Clinton riferendosi al controverso disogno di legge che ha presentalo al Congresso per aumentare i controlli sulle vendite di armi da fuoco. «Non possiamo eliminare del tutto la possibilità che queste cose succedano. Ma possiamo fare molto di più per assicurarci che succedano più raramente». Il massacro di Fort Worth è un'altra pesante mazzata contro la lobby delle armi, che quest'anno ha vissuto la sua stagione più critica. L'umore del Paese ha cominciato a cambiare dopo la strage del 20 aprile scorso a Litlleton, in Colorado, quando due studenti uccisero 14 ragazzi e un insognante. A luglio, ad Atlanta, un operatore di borsa che aveva perso 100 mila dollari uccise la moglie e i due figli e poi si recò in ufficio aprendo il fuoco sui colleglli. Il mese scorso un estremista anti-semita entrò in un campo estivo e aprì il fuoco sui bambini ebrei. Questa serie di stragi ha messo sulla difensiva la National Rifle Association (Nra) che da anni impedisce una seria regolamentazione del commercio delle armi con la sua fortissima azione di lobbying sul Congresso. E nei mesi scorsi la sua presa sui politici ha cominciato a dare segni di un graduale allentamento. Il nodo principale rimane quello delle grandi fiere-mercato dove le armi sono vendute direttamente al consumatore senza veri controlli. La Casa Bianca ha introdotto una proposta di legge che impone rigide verifiche sulla storia personale dell'acquirente. Ma si trova ad affrontare una battaglia ancora in salita. I nemici della Nra, forti anche dei risultati dei sondaggi più recenti, sono tuttavia convinti che il pubblico americano - storicamente contrario a regolamentare la vendita di armi sia ormai pronto per una svolta. «Questa grave epidemia», dice Alan Dershowitz, docente di legge a Harvard e voce molto ascoltata alla Casa Bianca, «e assolutamente evitabile. Ci sono disadattati in tutto il mondo. Ma solo qui da noi chiunque può acquistare un'arma da fuoco e trasformare un suo disturbo psicologico o esistenziale in una strage». II partito delle armi sostiene da sempre, e continua a ribattere anche in queste ore, che la Costituzione americana sancisce il diritto di ogni cittadino americano a possedere un'arma da fuoco. Ma i padri fondatori insistevano che quel diritto doveva essere «ben regolamentato». E il giorno dopo la strage di Fort Worth Dershowitz incalza: «E' il momento di trovare la forza di passare una legge seria». Tre caricatori interi svuotati contro i giovani nel tempio battista Clinton: dopo questo ennesimo massacro è ora di agire contro le armi
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