Arcuti studia il contrattacco di Ugo Bertone

Arcuti studia il contrattacco Arcuti studia il contrattacco Gli agenti si schierano con Siglienti Possibile una fusione con Fideuram Ugo Bertone MILANO «I numeri sono per Palazzo Koch. sede storica della Banca d'Italia in via Nazionale a Roma Il governatore Antonio Fazio sarà uno degli arbitri decisivi della partite fra Ina e Generali? noi, mi creda... E se non ci sarà qualche interferenza politica pesante, alla fine conteranno proprio i numeri». In casa Ina, nonostante i pronostici degli analisti siano più per il Leone clic attacca che non per la compagnia romana, non si respira certo aria di disarmo. Anzi, come nota un consigliere («non dimentichi - aggiunge - che a giudicare ostile la natura dell'opa Generali, a giudicare dal voto, sono stati anche i due rappresentanti di Banca Intesa»), la gara viene vista, il giorno dopo il consiglio, se non con ottimismo, almeno con serenità. L'offerta di Trieste, insomma, non è giudicata imbattibile, soprattutto se il fronte dei soci forti della compagnia, il 30% abbondante del capitale reggerà. E cosi, sotto con le gratuli manovre, in vista del consiglio del San Paolo-Imi di martedì. LuigiArcuti, il presidente della banca, è segnalato nella capitale, a caccia di consensi in vista delle contromosse annunciate, a Milano, dall'amministratore delegato Rainer Masera. «A mio avviso - spiega a margine di un convegno - il modello Ina-San Paolo-Imi-Fideuram è un modello che racchiude assieme delle potenzialità vincenti. Ed è a questo che stiamo pensando». Davvero la strada maestra è solo la fusione tra Ina e Imi-San Paolo? «Ce ne sono anche altre - ammette Masera -. Lo vedremo martedì». Bastano queste poche parole per mettere in moto gli analisti. L'ipotesi, infatti, che Imi-San Paolo rilanci semplicemente una controfferta sull'Ina non riscuote molti consensi. VJn duello a suon di migliaia di miliardi sarebbe, del resto, pericoloso pur entrambi i duellanti. Né trovano conferma gli scenari più arrischiati, tipo un contrassalto nel cuore del «nemico» (Mediobanca? Montedison o addirittura Olivetti...). Più credito trovano altre ipotesi: perché non varare, piuttosto, il conferimen to di Banca Fideuram all'Ina in cambio di azioni? 11 risultato sarebbe, infatti, l'aumento del valore di Ina (con un maggior onero per l'attaccante) ed un rafforzamento della posizione di Imi-San Paolo. Anche questa ò una delle possibili vie su cui, probabilmente, si dovrà presto pronunciare il consiglio e il comitato esecutivo della banca. C'è anche chi non dispera che, alla fine, la guerra possa essere scongiurata, grazie ad un'intesa in extremis Ma l'ora delle trattative e della pace è lontana. Per ora sia all'Ina che all'Imi-San Paolo il clima è quello della grande mobilitazione. Nel frattempo, infatti, si è riunito ieri anche il comitato esecutivo della Fondazione San Paolo. Il duello, del resto, e appena cominciato. E le conseguenze saranno comunque enonni. Il tam tam della City dà già per probabile lo «strappo» tra le Generali e la Fiat. La compagnia triestina potrebbe uscire dal patto di consultazione Fiat. Al suo posto potrebbe entrare l'Imi San Paolo. Per avere un quadro della situazione basterà attendere poche settimane, perché a fine mese si terrà il consiglio di amministra/ione del gruppo torinese, dove siede l'amministratore delegai o delle Generali Gianfranco Gutty. Dal patto, per la cronaca, si può «recedere senza preavviso, con una semplice conni nicazione scritta alle parti». Ma la battaglia per l'Ina si gioca anche ad altri livelli. Ieri, però, ò scesa ufficialmente a fianco del vertice della compagnia l'Anagina, la polente organizzazione che riunisce gli agenti generali dell'Ina, forte dell' 1% del capitale (più gli investimenti privati degli agenti). L'esecutivo dell'associazione degli agenti, nella cui orbita ruotano 12 mila dipendenti, ha annunciato di voler fornire il suo «pieno supporto» al management dell'Ina «nello svolgimento delle azioni che potranno essere intraprese».

Persone citate: Antonio Fazio, Arcuti, Gianfranco Gutty, Koch, Masera, Olivetti, Rainer Masera, Siglienti

Luoghi citati: Milano, Roma, San Paolo, Trieste