Quei guerrieri senz'anima di Lietta Tornabuoni

Quei guerrieri senz'anima DAPPOI NEI CINEMA STAR WARS, FILM-BAZAR Quei guerrieri senz'anima Lietta Tornabuoni UN bambino bello come il sole che diventerà il Male, una spaventevole maschera virile rossonera, città sottomarine, corse di bighe spaziali, la galassia infinita, una regina ragazzina bella come la luna: preceduto da un tornado di pubblicità gratuita oppure no, arriva nei cinema «Star Wars - La minaccia fantasma» di George Lucas, il film americano che racconta i precedenti di «Guerre stellari», cosa facevano i personaggi quarant'anni prima della Space Opera più famosa della seconda metà del Novecento, della saga fantasy amata da varie generazioni, del massimo affare nella storia del cinema. Troppa elettronica, gran divertimento, scomparso il senso dell'umorismo, protagonisti senz'anima né carattere, e qualche curiosa contraddizione. «Star Wars» mette il flash back al primo posto, promuovendo un espediente narrativo a opera-prologo o opera-prefazione, e forni¬ sce gli antecedenti con grande ritardo, ventidue anni dopo «Guerre stellari». L'autore, che con il suo speciale talento per gli effetti speciali industrializzato nella società Industriai Light & Magic nei Settanta aveva oltrepassato i confini e ampliato gli orizzonti del cinema, nei Novanta si ritrova disarmato: con le tecnologie digitali attuali tutti possono fare tutto, anche gli scemi creano prodigi. Un'idea antimercantile, antiquattrinaia, anticapitalista, viene sostenuta proprio da un film che ha fatto di se stesso un suk, un mercato dove tutto si commercia, videogioco e pupazzi, cassetta e maglietta, libretto, berretto, dolcetto. Contraddizione finale. Un film supertecnologico e computerizzato, modernissimo, dovrà il suo successo, se lo avrà, al sentimento più antico: il piacere di ritrovare personaggi e ambienti Sia noti, il senso di protezione e i continuità che gli spettacoli seriali danno in un mondo dove tutto cambia così velocemente.

Persone citate: George Lucas, Light, Space