Il sabato in autogrill

Il sabato in autogrill «Investire sulla cultura per un futuro con l'anima» Il sabato in autogrill Giovedì 16 settembre, alle ore 21, alla Festa provinciale del Centro Sinistra che si tiene al Parco Ruffini, si svolgerà un dibattito dal titolo «Investire nella cultura per un futuro con l'anima». Vi partecipano Ugo Perone, Walter Giuliano, Giampiero Leo, rispettivamente assessori alla Cultura di Comune, Provincia e Regione, gli scrittori Alessandro Baricco e Sergio Astrologo, i registi Gabriele Lavia e Gal riele Vacis, il presidente del Teatro Stabile, Agostino Re Rebaudengo. Modera il giornalista Guido Boursier. GLI autogrill sono irresistibili... Lo sono sempre stati, soprattutto quelli che passano sopra l'autostrada come ponti... Fin dagli Anni 60 l'autogrill Pavesi di Novara era l'unico posto dove trovavi il «Quick», il panino dell'auto- mobilista: pane morbido, rotondo, con dentro un hamburger e salsa ketchup... Sì, va bene, era un qualunque McDonald's, ma allora i McDonald's mica c'erano, se volevi quel panino lì o andavi in America o andavi all'autogrill... C'è gente che all'autogrill non ci va quasi mai, perché viaggia poco, poi ci sono quelli che praticamente ci vivono: rappresentanti, camionisti... Comunque sia il sabato sera l'autogrill di Novara fa il pienone... Provare per credere... Il sabato sera, dopo le dieci, quando ha chiuso anche l'Auchan, sembra che il mondo intero si sposti all'autogrill... E non sono mica rappresentanti o camionisti... No, sono ragazzi e ragazze che entrano al casello di Gallarate, passano un'oretta all'autogrill, invece del Quick, il panino dell'automobilista che ormai si trova dappertutto, si sparano un «fattoria» direttamente in vena, e poi via... On the road fino al casello di Novara... The saturday night fever!... E poi provate ad andare avanti sulla Torino-Venezia, verso il NordEst opulento: l'autogrill è sempre più affollato... Son ragazzi che hanno la macchina nuova, che hanno appena preso la patente, e ale: dal casello prima dell'autogrill a quello dopo e viceversa... Certo che negli Anni 60 eravamo proprio diversi, il benessere doveva ancora arrivare... Ma se guardi gli autogrill il sabato sera sembra che non sia mica cambiato molto: l'America è sempre lì, all'autogrill... E anche il desiderio più potente, tra quindici e ventanni, è sempre lo stesso, magari cambia il modello, prima era la «500», poi la Dyane, la «Renault 4»... Però quando hai diciotto anni quello che vuoi è la macchina! Ed è giusto così, perché quella è l'età dell'autonomia, è il momento in cui si taglia il cordone ombelicale, è l'età giusta per cominciare ad andare... Ma ad andare dove?... Negli Anni 60 si andava a scuola per poi trovare un lavoro migliore... La cultura era un investimento economico... Poi se eri fortunato incontravi qualcuno che magari ti leggeva l'Amleto di Shakespeare, così quando tuo nonno ti regalava la Dyane sapevi dove andare, no? A vedere se il castello di Elsinore esiste veramente... Oggi nel Nord-Est opulento si lascia la scuola per andare a lavorare... A diciotto anni hai già messo da parte venti testoni per la Twingo e Bravo!... I nonni non servono più, e la Bravo serve per andare all'autogrill il sabato sera... La cultura non sarà più un investimento economico, però se c'è qualcuno che ti racconta che l'America esiste veramente, magari sai anche cosa fartene delle cose che desideri... Gabriele Vacis In alto un'incisione raffigurante il Principe Eugenio di Savoia e sotto, nellafoto di Gianni Siccardi, Casa Fenoglio in via Principi d'Acaja

Luoghi citati: America, Gallarate, Novara, Venezia