TEATRO CONTEMPORANEO ALL'ALFIERI

TEATRO CONTEMPORANEO ALL'ALFIERI TEATRO CONTEMPORANEO ALL'ALFIERI «Prove d'autore» nelle letture della Compagnia Torino Spettacoli ALL'ALFIERI, anteprima di stagione dedicata alla drammaturgia contemporanea. E' alla seconda edizione l'iniziativa «Prova d'autore», ovvero «18 testi di autori italiani contemporanei dalla scrittura all'evento teatrale», ouverture che lo Stabile privato Torino Spettacoli realizza in collaborazione con il Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanena Outis. Il cartellone di letture teatralizzate degli attori della Compagnia Torino Spettacoli con Piero Nuti e Adriana Innocenti (biglietti a 15 mila lire, tel. 011/562.38.00) è esplicitamente dedicato al «mondo della scuola, della cultura e agli appassionati di teatro» ed è formulato secondo criteri spettacolari-didascalici: una traccia di messinscena abbinata a commenti critici e dibattiti. Sia pure in modo parziale - con letture e non con messinscene vere e proprie ci si occupa, dunque, in modo organico di quel repertorio contemporaneo che fatica a trovare approdo sul palcoscenico. Si attende un cartellone coraggioso, una vetrina per la creatività teatrale dei nostri anni. Nel frattempo, ecco gli «assaggi» dell'Alfieri. Si comincia, il 10 e 11 settembre alle 15,30, con «Mai più!» di Paolo Collo e Alessandra Serra, entrambi traduttori oltre che drammaturghi. Edgar Allan Poe è protagonista di quest'opera ispirata al tema della parola letteraria, dei meccanismi della scrittura e dell'effetto della narrazione, ma pure dedicato alla relazione tra fantasia letteraria e realtà biografica. E ancora il binomio aite-vita nutrì il sodalizio sentimentale e creativo tra Chopin e George Sand: alla vicenda è dedicato «Chopin e le Musa» di Sandro Sequi, in programma per il 12 alle 15,30. Il pomeriggio del 13 sarà di scena, invece, la disavventura esotica di un gruppo di turisti italiani, il cui pulmino resta impantanato nella savana d'Africa: tema di «Safari» di Antonia Brancati. Una storia di famiglia, ma pure un bilancio generazionale in «Fratelli d'estate» di Cesare Lievi, in cartellone per il 14 alle 20,45, seguito, il 15 alle 15,30, da «Visite fuori orario» di Roberto Russo: in un ufficio polveroso, l'apparente normalità rivela il suo doppiofondo segreto e inquietante. D. pomeriggio del 16 tocca a «Aspettando Marcello», testo vincitore del Premio «Oddone Cappellino» '98: ne sono autori Stefano Ricci e Gianni Forte, anche sceneggiatori televisivi. Ti¬ toli successivi, «Frullato di cuori» di Mariella Zanetti (17 e 18 alle 15,30), «Non aprite la porta scorrevole» di Eva Mesturino e Elisabetta Gerardi (19 alle 15,30) e «Sotto Berlino» di Gianni Guardigli (20 alle 15,30). Il 21 alle 20,45, il mondo della droga ispira «Cavallo» di Angelo Longoni e Francesco D'Adamo. Seguono, tutti alle 15,30, «Hector ti deve parlare» di Andrea Brambilla (22 settembre), «Il figlio di John McKay è in città» di Michele Genero (il 23), «La belle Hélène» di Enrico Grappali (24 e 25). E ancora, «Ulisse è tornato» di Vincenzo Gianni, «Le zie» di Laura Sicignano, «Cerimonie per un addio» di Giuseppe Manfridi, «Zio mio» di Paolo Puppa e «La sol andine del minammo» di Fabio Roma (rispettivamente, il 26 e 27 alle 15,30, il 28 alle 20,45, il 29 alle 15,30 e il 30 alle 15,30). [si.fr.1

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