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Italia, blande iniziative in rete j però si sa che il futuro è lì ROCK E DINTORNI ' Gabriele Ferraris Italia, blande iniziative in rete j però si sa che il futuro è lì a i pionieri: rcializzato ternet. tato e classica ostacolati ABBIAMO già parlato dell'incombere di Internet sul vecchio sistema di commercializzazione della musica: e a conferma della svolta in atto, anche da noi la «preview» in rete è il must delle uscite d'autunno. Sono iniziative assai blande, a dire il vero: Lucio Dalla ha inserito in ben dieci siti il suo nuovo disco, «Ciao», con una settimana d'anticipo rispetto all'uscita del 9 settembre; ma a dire il vero i file audio erano di 30 secondi soltanto (sono disponibili per intero da ieri, 10 settembre, ma non si possono scaricare sull'hard disk). Quanto all'anteprima del vendittiano «In questo mondo che non puoi capù'e» sul sito di Radio Capital, ci pare una semplice esclusiva radiofonica, trasportata in rete. Niente a che vedere con la furia informatica di un David Bowie, che dopo aver venduto on line, due anni fa, il singolo «Telling you» (all'insaputa e con gran scorno dei suoi discografici) esporrà su Internet l'album «Hours...» dal 21 settembre, con ben due settimane d'anticipo sull'arrivo del ed nei negozi: potrà essere ascoltato da una cinquantina di siti (a cominciare da quello personale di Bowie, www.DavidBowie.com) e scaricato (previo pagamento con carta di credito) soltanto sull'hard disk - non su dischetto - sfruttando per la prima volta il recentissimo Sdmi, il sistema antipirateria messo a punto dell'italiano Chiariglione. D'altra parte, Alanis Morrisette il 22 luglio scorso se n'era fregata dei diritti d'autore, mettendo in rete «Are you stili mad at me»: l'operazione della cantautrice canadese ha coinciso con un massiccio investimento azionario della rockstar in Mp3.com, il cui sito distribuisce gratuitamente la musica su Internet. Le quotazioni, in virtù della clamorosa «scesa in campo» di un'artista di quel peso, in poche ore sono salite vertiginosamente. Come dire, quel che perdo da una parte mi torna in tasca dall'altra. Nel nostro Paese siamo appena ai primi passi: però alcune opportunità offerte dalla rete hanno già trovato adepti entusiasti. I Bluebeaters, ad esempio: la reggaeband guidata da Giuliano Palma ha pionieristicamente commercializzato il suo ed d'esordio tramite la rete, con esiti economici confortanti. Senza contare il vantaggio di essersi sottratti alle forche caudine della distribuzione tradizionale, che non avrebbe certo consentito al disco di un gruppo «di nicchia» di arrivare in un numero appena decente di negozi. E in ogni caso il futuro è lì: già nel 2003, si calcola, circa un decimo del fatturato annuo del mercato discografico arriverà dalle vendite on line. Bluebeaters tra i pionieri: hanno commercializzato il loro ed su Internet. Cosi hanno evitato la distribuzione classica che li avrebbe ostacolati