fazio: più flessibilità e meno tasse per la crescita di Stefano Lepri

fazio: più flessibilità e meno tasse per la crescita Il governatore conferma i segnali di ripresa. E Ciampi si commuove ricordando il passato in Bankitalia fazio: più flessibilità e meno tasse per la crescita «Serve una nuova politica dei redditi» Stefano Lepri ROMA "Alcuni segnali» di ripresa economica ci sono; se si vuole ottone re una crescita sostenuta «è necessario agi • re con organicità e prontezza» per dare fiducia alle imprese, i .ambia tono e calibra diversamente il suo me saggio Antonio Fazio, inaugurando la gì andiosa sede nuova della Banca d'Italia a nascati; evita l'argomento riforma delle pensioni, sfiora appi.' n,i lineilo del carico liscile, punta su «una • mova politica dei redditi». Consiglia, insomma, un nuovo patto sociale più fattivo di quello del Natale scorso. ( leeone, secondo il governatore, accrescere «la flessibilità dell'utilizzo dei fattori della prò duzione» soprattutto con una «più stretta correlazione tra salari, produttività e risultati aziendali»; solo queste innovazioni saranno «capaci di creare nuove opportunità di lavoro». A volerla buttare in politica, Fazio sembra in questo momento più interessato alle disponibilità i spi esse da D'Antoni della Cisl, sulla flessibilità appunto, che a quelle di Cofferati delia i !gil, sullo pensioni Ma e anche vero che su un timido inizio di ripresa l'effetto di norme più clastiche per l'impiego sarebbe più diretto e più pronto. Por dimostrare che le sue prediche non sono rivolle a una parlo sola, il governatore ha anche incitato gli imprenditori a "ima maggiore spinta innovativa». «Un impegno particolare» è richiesto al governo per rendere subito più efficiente la pubblica amministrazione: le leggi di riforma già adottate sono buone ma devono ancora t radursi nella prai ica: servono «azioni di carattere straordinario» per realizzare «ni dicali snellimenti di norme e procedure» che favoriscano l'attivila economica. Il messaggio di Fazio 6 stato breve, sintetico, a chiusura del discorso per inaugurare il «centro Donato Menichella», complesso di edifici lungo Goti metri ai piedi diri Castelli Romani, dove si sono trasferii i diversi uffici della Banca con I loo impiegati. Ospite d'onore ora il presidente della Repubblica ed ex governatore Ciampi, che si e commosso ricordando i <17 anni passati dentro la Banca d'Italia e ha ricevuto due rogali, un dipinto a olio dell'BOO e un personal computer. Fu i>er l'appunto Ciampi governatore a posare la prima pietra del complesso ili Frascati, oltre nove anni fa. Il progetto era si ato concepito in un tempo in cui la Banca d'Italia era il supremo guardiano della moneta nazionale e aveva bisogno di molto spazio per sistemare i suoi computer. Oggi la moneta nazionale si avvia a scomparire e i computer anche potentissimi occupano molto meno spazio, mentre la Banca d'Italia è inserita nel Sistema europeo di banche centrali il cui quartier generale, a Francoforte, si ingrossa a vista d'occhio. Benché lussuoso, spazioso e pieno di comodità come chioschi elettronici di informazione, l'edificio di Frascati, a una ventina di chilometri da Roma centro tra vigneti e rare casette, ò risultato poco attraente per i dipendenti della Banca; tanto che negli anni scorsi ci sono state sorde lotte fra «Servecorrelil livele i risu servizi e uffici allo scopo di non trasferirvisi. Settecento miliardi e il costo ufficioso, oltre mille la cifra che viaggia nelle chiacchiere interne, riprese ieri da alcuni sindacatini autonomi; peraltro servivano garanzie di sicurezza eccezionali, efficaci anche in caso di terremoti o guerre. Siccome c'è stato l'obbligo di non superare i 10,5 metri di altezza, il e una più stretta azione fra i salari, lo di produttività ultati aziendali» «Centro Menichella» progettato dagli architetti Chiarini e Valle si sviluppa in piano, con 350 metri di «tapis roulant» ad agevolare gli spostamenti. Fazio ha colto l'occasione per assicurare ancora una volta che con l'unione monetaria europea l'importanza della Banca d'Italia non diminuirà affatto. Nel cambiamento, «gli strumenti utilizzati si fanno piti complessi, le competenze professionali richieste sono più elevate»; i compiti di controllo e supervisione dei mercati «sono confermati e, per taluni aspetti, accresciuti». «Serve una più stretta correlazione fra i salari, il livello di produttività e i risultati aziendali»

Persone citate: Antonio Fazio, Chiarini, Ciampi, Cofferati, D'antoni, Donato Menichella, Goti, Menichella

Luoghi citati: Francoforte, Frascati, Roma