Quella gondola vietata alle straniere

Quella gondola vietata alle straniere BOCCIATURA BIS PER LA TEDESCA DA 5 ANNI IN LAGUNA Quella gondola vietata alle straniere lcolleghi: Alexandra non è veneziana, non avrà mai il posto la storia Claudio Altarocca invialo a vTNI/lA ■ NTANTO lei è scomparsa, ■ lui trovalo un lavoretto in ■ un cani ine e pure sia inulto abbattuta. Alexandre Hai è uno i rea turo misteriosa e incendiaria: di lei si sa solo che ha passaporto tedesco, che ha \\2 anni e che da cinque- vive a Venezia dove s'è innamorala del mesi ii'i e-simbolo della citta, il gondoliero, e ha cercato con tutte lo forze di diventare la prima gondoliere indossando subito la divisa, calzoni neri e casacca bianca d'estate e blu d'inverno, e facendo avanti e indietro da una riva all'altra del Canài Grande per un bel po' con una gondola-traghetto al molo del Giglio: finché non ha sostenuto un primo esame a luglio, senza raggiungere per un soffio la sufficienza. Alexandre s'è impennata, ha protestato, ha affibbiato del maschilista ai gondolieri, s'è appellata alla legge dello pari opportunità. Morale: hanno rifatto una commissione apposta per lei inserendo due donne, ed ecco l'altro ieri la prova d'appello. Una sofferenza, un disastro. Dietro San Marco, in un ginepraio di rii dalle curve micidiali, Alexandre ha perso la rotta, ha sbattuto, è rimasta incastrata, facendo vistosamente oscillare i cinque della commissione a bordo. Inevitabile una seconda, più drastica, bocciatura. E' qui che la mite e piangente Alexandra rivela l'altro sua natura, quella dell'incendiaria. La sua vicenda ha appiccato un fuoco polemico fra i 405 gondolieri della città, subito spaccatisi in almeno due fazioni secondo la più collaudata tradizione italica, mentre del suo caso si discute nella giunta del sindaco Cacciari e si registrano echi nazionali. Alexandra vittima di maschilismo o di semplice impreparazione? Davvero è più facile, per una donna, entrare oggi a far parte dei Wiener Philharmoniker che non della corporazione dei gondolieri? 1 gondolieri sono un curioso arcipelago. Nell'ala che chiamano conservatrice brilla il presidente dei bancali, quelli che fanno un ridotto trasporto pubblico, tipo traghetto: si chiama Luciano Pelliccioli e rigetta ogni accusa dicendo tutto di fila: «Macché maschilisti, è stata Alexandra ad offenderci con quella parola. Nel regolamento è prevista la sostituzione di una gondoliera in caso di gravidanza, la gondoliera è dunque prevista, non c'è sbarramento verso le donne, e io ho provato pena Eer lei come per gli altri 83 occiati su 153 concorrenti. La soluzione e più semplice: Alexandra ò stata bocciata perché non è ancora pronta, amen». Però è difficile dimenticare la piccola folla di gondolieri che durante la prova dell'altra mattina seguiva l'annaspante navicella di Alexandra con un tifo da stadio ad ogni incaglio. E per giunta altri gondolieri, lì che parlottavano ieri in gruppo accanto all'hotel Bauer, fan capire come il caso d'Alexandra è la scintilla che fa esplodere mugugni più vasti e radicati: «Alexandra è una straniera, ecco che cos'è! — esclama per esempio Diego, che si professa ex leghista e innamorate con rabbia della sua città, mentre ora non ha più patria politica e vaga allo sbando —. Noi siamo contenti che Alexandra non ce l'abbia fatta non perché è una donna ma perché non è veneziana. Qui se ne vanno tutti, siamo ridotti a 6B mila anime: vogliono fare di Venezia una Montecarlo, e invece qui devono restare i veneziani, toccano a loro i pochi lavori che ci sono». Sull'altro fronte, quello dei più aperti, c'è uno come Fulvio Scarpa che è stato per sei anni alla guida dell'intera categoria: «Io l'avrei promossa, Alexandra, magari per scelta "politica" — ammette con franchezza —. Non l'altro giorno, ma a luglio, quando sinceramente lei non andò peggio di tanti altri: ad avere una donna fra di noi ci avremmo guadagnato tutti quanti, in immagine. I miei colleghi non hanno capito nulla». Sulla stessa linea è il presidente dell'Ente gondola, come lo chiamano, cioè l'Istituzione per la conservazione della gondola e la tutela del gondoliere: si chiama Franco Vianello Moro e anche lui pensa che a luglio i commissari d'esame sono stati troppo severi, che potevano aiutare Alexandra «per dare un volto nuovo e dinamico» all'intera categoria. «Niente da dire sulle due bocciature — sostiene invece il direttore dello stesso Ente, Roberto Sussberg, che ha fatto parte di tutt'e due le commissioni —. E' però ugualmente vero che nei confronti d'Alexandra era predominante nei gondolieri un atteggiamento negativo: non acre, non ostile, ma comunque avverso. Costoro vanno però contro una tradizione, perché durante la guerra a guidar gondole c'erano madri e nonne». Conclusione: il caso d'Alexandra serve da rompighiaccio, l'assessore alla Cittadinanza delle donne, Franca Bimbi, annuncia corsi di voga destinati anche a signore e signorine. Questa battaglia veneziana sembra così destinata a concludersi con un giusto, vittorioso sorriso (vittorioso per loro, le donne, cioè per tutti). Il responso del secondo esame è stato negativo, ma il tifo era da stadio: «Noi l'avremmo promossa, avere una donna è meglio per tutta la categoria» Alpxandra Hai. la ragazza che per duo volle ha tentalo di superare l'esame per diventare condolici a

Persone citate: Alexandre Hai, Bauer, Cacciari, Claudio Altarocca, Franca Bimbi, Franco Vianello Moro, Fulvio Scarpa, Luciano Pelliccioli, Roberto Sussberg

Luoghi citati: Montecarlo, Venezia