Latitante della Raf ucciso dalla polizia
Latitante della Raf ucciso dalla polizia A Vienna, Meyer aveva un passaporto italiano Latitante della Raf ucciso dalla polizia corrispondente da BERLIIN10 Horst Ludwig Meyer, 43 anni, protagonista degli anni di piombo tedeschi e uno dei cinque ex terroristi «Raf» ancora latitanti (nel 1989 avrebbe partecipato all'omicidio del capo della «Deutsche Bank», Alfred Herrhausen) e stato ucciso ieri a Vienna in uno scontro a fuoco con la polizia austriaca. Come la donna che era con lui (sua moglie Barbara, forse, anche Tei ex terrorista «Raf») e che è stata arrestata, Meyer aveva un falso passaporto italiano: il riconoscimento ò avvenuto grazie al controllo delle impronte digi tali. Il terrorista, tino dei protagonisti della seconda generazione della «Rote Armee Fraktion», era latitante dal 19B4: secondo i servizi di sicurezza tedeschi, era esperto di esplosivi e avrebbe partecipato a numerosi attentati. Ieri, la telefonata di una vicina di casa - nel quartiere di Donati- stadi - ha messo in allarme la polizia: la donna avevu avuto «un sospetto» sulla coppia che da qualche tempo abitava nella palazzina accanto. Quando due agenti gli hanno chiesto i documenti, Meyer e la moglie sono scappati sparando alcuni colpi eli pistola contro i poliziotti, che hanno risposto al fuoco senza colpirli. Poco dopo la coppia è slata intercettata in una strada del quartiere: Meyer ha sparato, la pulizia ha risposto al fuoco colpendolo al petto. Un agente dell'antiterrorismo austriaco, il «Wega», ò stato ferito a una gamba. Oltre all'omicidio di Herrhausen, Meyer avrebbe partecipalo all'attentalo contro la scuola Nato di Oberhausen, nel 1984; all'omicidio di un manager della Siemens, Karl-UHemz Beckruts e del suo autista due anni dopo a Monaco; e all'attentato contro il carcere di massima sicurezza di Weiterstadt, provocando danni per cento miliardi ili lire. le. n.l
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