Strage Ustica Si dimette Daria Bonfietti

Strage Ustica Si dimette Daria Bonfietti «Raggiunta la verità» Strage Ustica Si dimette Daria Bonfietti ROMA. La senatrice ds Daria Bonfietti, responsabile dell'Associazione Familiari Vittime di Ustica lascia la commissione Stragi. In una lettera al Presidente Giovanni Pellegrino, comunica: «Il raggiungimento della verità giudiziaria sulla tragedia di Ustica attesa 19 anni fa venir meno il motivo della mia presenza. Il 27 giugno 1980 il DC9 venne abbattuto in un'azione di guerra. Con le mie dimissioni vogho lanciare un segnale: la ricerca della verità è finita. Basta con i giochini tra di noi. Il problema adesso è tutto politico. Il solo compito della commissione Stragi è di stimolare il governo a intervenire presso i Paesi alleati per sapere chi ha abbattuto un aereo civile.». Il senatore Vincenzo Manca, vicepresidente della Commissione Stragi è stupito: «Queste dimissioni avvengono in un Paese democratico dove la verità giudiziaria emerge solo con la sentenza definitiva. Ciò che per la senatrice è verità, per il caso Ustica costituisce invece solo il parere del giudice istruttore ed il tutto è rimandato al dibattimento». Enzo Fragalà, capogruppo An in commissione Stragi commentarle dimissioni sono un sintomo inquietante dell'uso strumentale che viene fatto delle commissioni parlamentari d'inchiesta, ritenute valide fino a quando non si è raggiunta una verità di comodo assolutamente parziale come per Ustica. Evidentemente una parte dei Ds considera pericoloso proseguire sul livello politico ed internazionale l'indagine parlamentare». Presto la commissione Stragi dovrebbe convocare il presidente del Consiglio Massimo D'Alema: «Visto il compito che ci hanno chiamato a svolgere e cioè indagare sulle eventuali responsabilità politiche nella vicenda di Ustica abbiamo chiesto l'audizione di D'Alema per stabilire una sorta di nuovo rapporto con il governo. Per avere insomma il sigillo che ci dobbiamo occupare di questo livello». Oltre D'Alema, in commissione si potrebbe ascoltare il giudice Rosario Priore e uomini politici di spicco dell'epoca come il senatore a vita Francesco Cossiga. Ir. r.l

Persone citate: D'alema, Daria Bonfietti, Enzo Fragalà, Francesco Cossiga, Giovanni Pellegrino, Rosario Priore, Vincenzo Manca

Luoghi citati: Roma, Ustica