Europa, Prodi passa a pieni voti

Europa, Prodi passa a pieni voti A favore anche Fini e gii «azzurri». Fazio: flessibilità e meno tasse per agganciare la ripresa Europa, Prodi passa a pieni voti Scontro Berlusconi-Veltroni, la par condicio mina il dialogo STRASBURGO. Da oggi al 22 gennaio del 2005, Romano Prodi sarà - primo italiano - alla guida del governo europeo. Con 414 voti ha ottenuto la fiducia in qualità di Presidente della Commissione Ue: per il quorum ne bastavano 313. «Ah, se avessi avuto una maggioranza così vasta anche in Italia...», ha commentato il professore visibilmente commosso per un voto superiore alle sue stesse aspettative. Al neopresidente europeo sono andati anche i voti del Polo senza tener conto delle «beghe politiche italiane», come ha sottolineato Gianfranco Fini. «Abbiamo messo da parte interessi di partito per guardare all'interesse generale, dell'Italia e dell'Europa», ha commentato a sua volta Silvio Berlusconi. Ma in Italia acque più agitate tra i due Poli. Sulla ripresa del dialogo in merito alle riforme, auspicato dallo stesso Presidente Ciampi, c'è la mina della «par condicio». Ed è scontro tra Forza Italia e il segretario Ds, Walter Veltroni, che, da Strasburgo, ha lanciato la proposta di adottare la legge sulla par condicio applicata in Spagna. E a Berlusconi, che minaccia un referendum, la Quercia ricorda il conflitto di interessi: «Anche in quella occasione Berlusconi metterebbe in campo le televisioni». Bruzzone, Manacorda e Martini ALLE PAGINE 5 E 8

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