L' Armata pattugliere le vie di Mosca

L' Armata pattugliere le vie di Mosca La capitale vive nel panico, caccia al caucasico. Perquisiti 26 mila appartamenti in un giorno L' Armata pattugliere le vie di Mosca Ziuganov: dietro quelle bombe i traditori del Cremlino AnnaZafesova MOSCA Mosca corno Gerusalemme, Mo sca come Belfast, impara a vivere con la minaccia quotidiana del terrorismo. Una città depressa e impaurita, dove il clima di sospetto è pesante. Ieri sera dalle rovine del palazzo esploso lunedi all'alba sul Kashirskoe chausse è stato estratto il ! 18° corpo sfigurato. Ma il numero delle vittime 6 destinato a crescere: le squadre di soccorso hanno rinvenuto anche brandelli umani non identificabili, Poliziotti armati di kalashnikov su tutte le strade, perquisizioni a tappeto, controlli di documenti: le forze dell'ordine sono in stato di massimo allarme e tutti gli ufficiali non dormono da 30 ore. Ieri il minisi io della Difesi! Igor Sergheev ha annunciato che l'esercito assumerà l'unzioni di polizia, e nei prossimi giorni pattuglie di soldati appariranno sulle strade di Mosca. Una notizia che in altri tempi avrebbe fatto gridare al colpo di Stato. Ma oggi la capitale russa ha talmente paura da accettare tutto. Anzi, sembra che la gente accetterebbe qualsiasi cosa pur di potersi addormentare senza il t.<!rrore di morire nel proprio letto. Perfino l'idea doll'introdu /.ione dello stato d'emergenza vista fino a ieri come una prospot tiva drammatica - non sembra più far paura. Tutte lo forzo politiche però temono che il Cremlino faccia dei passi in questa direzione. Lo stato d'emergenza infatti prevede innanzitutto la soprossione di tutte lo libertà civili e l'abolizione delle elezioni: quello di dicembro per la Camera e quelle del luglio prossimo per la Presidenza. E ieri, in una seduta a porte chiuso della Duma, il leader comunista Ghennadij Ziuganov ha apertamente accusato Eltsin di voler approfittare - se non di ossero l'organizzatore - degli attentati degli ultimi giorni, denunciando il «partito dei traditori alloggiato al Cremlino». Un'ipotesi subito smentita dal premier Vladimir Putin, che si è recato ieri in Parlamento per esporre il suo piano di lotta al terrorismo. Che sostanzialmente è una dichiarazione di guerra alla Cecenia. Il capo del governo badi fatto cancellato quella stimi- indipendenza della quale la Repubblica ribolle godeva dopo aver vinto la guerra contro Mosca. Ora Putin ribadisce che la Cecenia - «divenuta un accampamento di terroristi internazionali» - è parto della Russia e ha intenzioni; di distruggerla. Il premier ha anche ammonito contro qualsiasi manifestazione di xenofobia nei confronti dei caucasici. Ma ò troppo tardi. Il terrore ha scatenato la «caccia al bruno di pelle scura» che ha avuto anche la benedizione del sindaco Jury Luzhkov. Tutti i caucasici di Mosca devono presentarsi alla polizia per controlli, e a decine sono già stati espulsi dalla capitale. La polizia setaccia¬ mercati e stazioni, perquisisce treni provenienti dal Daghestan. Misure che secondo molti sono inutili: difficile che i terroristi vendano cocomeri al mercato, e basta prendere un altro trono per arrivare a Mosca indisturbati. Ma i moscoviti hanno sempre odiato i caucasici, e da 24 ore i centralini della polizia vengono sommersi da denunce contro i «neri». Sono già stati perquisiti 26 mila appartamenti «sospetti», in maggioranza abitati da caucasici. Arrivano a centinaia anche allarmi per borse e scatoloni sospetti. Per il momento fortunatamente si sono rivelati tutti falsi, ma la tv continua a mostrare gli identikit dei presunti attentatori e i numeri telefonici da chiamare al minimo sospetto. Il panico ha anche spinto gli abitanti della città a seguire il consiglio del loro sindaco organizzando turni di vigilanza nei palazzi. La polizia continua a controllare cantine, soffitte e altri locali non adibiti ad abitazione: le bombe dei giorni scorsi erano state piazzate in negozi subaffittati. I proprietari dei due esercizi sono stati arrestati, ma è quasi certo che non sapessero a quale scopo sarebbero serviti i loro locali. E' stato arrestato anche l'uomo che ha portato le casse con l'esplosivo al Kashirskoe chausse. A quanto pare, anche lui era ignaro della natura della «merce», ma può portare l'inchiesta agli uomini che hanno commissionato alla sua piccola società il trasporto del carico mortale. li primo ministro russo Putin

Persone citate: Eltsin, Ghennadij Ziuganov, Igor Sergheev, Jury Luzhkov, Putin, Vladimir Putin, Ziuganov