Generali alla conquista dell' lna
Generali alla conquista dell' lna Offerta da 23.800 miliardi per il controllo della compagnia assicurativa Generali alla conquista dell' lna Umberto Agnelli: operazione prepotente. Trieste replica: non è un'opas ostile SanPaolo-Imi annuncia che il progetto di nozze con l'istituto andrà avanti MILANO. Le Generali hanno lanciato un'offerta pubblica di acquisto e di scambio sul 100% dell'Ina. Per conquistare la terza compagnia italiana le Generali mettono sul piatto 23.800 miliardi di lire, valutando ogni azione Ina 0,83 euro in contanti oltre a una quota di azioni ordinarie Generali di nuova emissione. Il presidente dell'Ina, Sergio Siglienti, ha definito l'offerta «ostile, in quanto non è stata né annunciata, né concordata con il management». L'annuncio è stato dato nel primo pomeriggio. In mattinata il presidente delle Generali, Alfonso Desiata si era riunito con i suoi amministratori delegati, Gianfranco Gutty e Fabio Cerchiai, per poi correre al comitato esecutivo della compagnia convocato presso la sede della controllata Alleanza. In Alleanza, per il summit della sfida c'erano tutti: il vicepresidente di Generali e presidente di Mediobanca Francesco Cingano, Luigi Lucchini, Eugenio Coppola di Canzano, Wilhelm Winterstein, Gerardo Broggini e Tito Bastianello, oltre ai verti¬ ci operativi. Una nota ufficiale comunicava la decisione della mossa, giustificata dalla «rapida evoluzione degli eventi». Che tradotto in linguaggio comprensibile, significa il timore che potesse essere il San PaoloImi a lanciare per primo un'opas sull'Ina con la quale sta dialogando ai fini di una «integrazione amichevole». In serata fonti vicine alle Generali hanno fatto sapere che la decisione è stata presa dopo che l'Ina aveva «abdicato» al suo ruolo di autonomia. Fonti della parte avversa hanno invece chiarito che le voci di un incontro tra Desiata e il presidente del Sanpaolo Luigi Arcuti, filtrate la sera di lunedì, erano destituite di fondamento. Umberto Agnelli, presidente di Ifil e grande azionista di San Paolo-Imi ha definito l'attacco di Generali «un'operazione prepotente». Una nota del Comitato esecutivo di San Paolo-Imi riafferma la volontà di portare avanti i colloqui già avviati per definire «amichevolmente un progetto industriale e finanziario di comune interesse». SERVIZI A PAGINA 7
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