La guerra mondiale dei cibi transgenici di Maurizio Molinari

La guerra mondiale dei cibi transgenici I piccoli farmer Usa, guidati dall'economista Rifkin, ora accusano di monopolio le multinazionali La guerra mondiale dei cibi transgenici Gli agricoltori si ribellano Maurizio Molinari inviati N 7 YORK E' iniziata la prima battaglia legale dell'era dilla globalizzazione: due associazioni indipendenti americane hanno annunciato la simultanea presentazione in oltre trenta paesi di una denuncia per violazione delle norme anti-trust contro le multinazionali dell'industria genetica. L'offensiva legale senza precedenti avrà luogo in Nord e Sud America, in Europa ed Asia, ed ovunque verrà contestato alle multinazionali l'esistenza di un monopolio di fatto della produzione e il controllo di sementi geneticamente modificate. Nel mirino della Fondazione sulle Tendenze Economiche di Jeremy Rifkin (che da anni si batte per una moratoria della commercializzazione delle alterazioni genetiche) e della Coalizione Nazionale delle Azienrìe Agricole Famigliari vi sono i giganti dell'hi-tech alimentare come Monsanto, DuPont, AstraZeneca, Aventis, Novartis e Stoneville. Secondo i dati raccolti da Rifkin dieci multinazionali controllano da sole il 30 per rento del mercato mondiale delle sementi modificate il cui valore complessivo è di 23 miliardi di dollari (oltre 41 mila miliardi di lire). «Entro l'inizio del nuovo secolo meno di cinque compagnie avranno il controllo delle fondamenta agricole di ogni società contemporanea, potete immaginarvi quale rischio stiamo correndo» ha dichiarato al "Financial Times" Michael Hausfeld dello studio legale "Cohen, Milstein, Hausfeld e Toll", uno dei venti che ha accettato di condurre la battaglia a condizione di essere pagati sono in caso di vittoria. Il team di avvocati di Rifkin punta soprattutto a vincere lì dove nella culla della biotecnologica - gli Stati Uniti - dove, solo per fare un esempio, Monsanto, DuPont, Novartis e Stoneville controllano da sole, ogni anno, il 65 per cento delle sementi per il raccolto del granturco e l'84 per cento di quelle per il raccolto del cotone. Quote di mercato frutto di un'espansione senza precedenti avvenuta negli ultimi due,anni. Il vero oggetto dell'azione anti-trust planetaria è il sistema di affitto delle sementi ai coltivatori: ogni anno non vengono infatti vendute ma letteralmente affittate ai produttori, che possono adoperarle solo per il perio- do «acquistato». Non sono tari i casi nei quali gli ispettori delle multinazionali effettuano controlli a sorpresa e multano chi riutilizza le sementi oltre i limiti di tempo «venduti» oppure gettano dei «semi-sterminatori» per punire i contravventori. Questo per Rifkin è monopolio e se riuscirà a dimostrarlo in punta di diritto l'effetto sarà devastante perché i coltivatori non saranno più dipendenti dall'affitto delle sementi ma potranno com¬ prarle e quindi le multinazionali dell'industria genetica perderanno la possibilità di gestire grazie ai loro brevetti super-segreti l'intera catena di produzione dei cibi genetici. «Questa battaglia diventerà una discussione pubblica sul mercato globale e chiarirà che idee hanno i governi sul futuro dell'agricoltura - ha detto Rifkin al "Financial Times" - perché rischiamo che fra qualche anno non ci sarà neanche più un agricoltore al mondo proprietario delle proprie sementi. Se questo non può essere materia di una denuncia anti-trust ditemi cosa rimane dell'anti-trust». Rifkin non è nuovo ad iniziative spettacolari (un mese fa annunciò di voler brevettare un mammifero-mostro per bloccare la clonazione degli animali) ma in questa occasione lo scopo è molto concreto e la scelta di tempo non casuale. Il 30 novembre si aprono a Seattle, nello stato di Washington, i colloqui dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) sulla «guerra biogenetica» che oppone Europa estati Uniti. La persistente scelta dell'Unione Europea di non accettare cibi modificati - in contravvenzione alle indicazioni del Wto - ha prodotto una serie di rappresaglie commerciali americane. Le ultime, il 29 luglio, hanno portato all'aumento del 100°o dei dazi su 30 cibi europei fra cui il celebre formaggio francese Roquefort, che è quindi subito uscito dai supermercati provocando una mobilitazione anti-McDonald degli agricoltori transalpini ed una replica de! presidente Jacques Chirac, che ha preannunciato battaglia a Seattle. Ma la decisione dell'Amministrazione Clinton di alzare i dazi non ha contribuito a tranquillizzare i coltivatori americani, che hanno registrato nelle ultime settimane numerosi annullamenti di ordini non solo dall'Europa ma anche da aziende giapponesi e sudamericane che esportano poi verso i paesi dell'Ile. Li grande compagnia di import-export di sementi dell'Illinois Archer Daniels Midland" ha formalmente comunicato ai produttori che «la richiesta di prodotti tradizionali sta aumentando all'estero e anche sul mercato interno» Sul pubblico americano più del boicottaggio europeo hanno avuto effetto i risultati di uno studio estivo sugli effetti della polvere di granturco modificalo, capaci di uccidere le farfalle «Monarca». «Avevamo comprato le sementi modificate in buona fede credendole sane e remunerative ma la realta ora è che mentre era previsto per il nuovo anno un aumento delle vendite del 20 per cento - ammette Gary Goldberg direttore dell'Associazione americana dei coltivatori di granturco - avremo invece una diminuzione del 20-25 per cento». «Siamo andando incontro al bang di fine millennio non dei computer ma dell'agricoltura nazionale» commenta amaramente Chuck Simmons, presidente del «BioPlant Reasearch» di Camp Point, I GIGANTI USA DELLE SEMENTI I GIGANTI USA DELLE SEMENTI % del mercato dei semi di cereali — PIONEER HIBRED ^ (in corso di acquisizione da parte di DUPONT) il Il grafico a fianco mostra com'è suddiviso il mercato Usa delle sementi METTI UN ORMONE A TAVOLA tutti i metodi di produzione utilizzati in agricoltura /prodotti ihl agricoli convenzionali tutti quelli che venqono realizzati con le normali tecniche produttive ed i mezzi chimici e meccanici messi a disposizione dalle moderne tecnologie m " nrnrli mi prodotti 'Ci transgenici sono quelle produzioni (animali e vegetali) ottenute manipolando il corredo genetico della cellula eprodotti biologici sono quei frutti o quegli ortaggi prodotti escludendo totalmente fertilizzanti chimici e fitofarmaci o riducendone al massimo l'impiego JJA prodotti /V ottenuti ' ' contecni' lotta integrata si tratta di produzioni /sgelali ottenute con un uso strettamente controllato di prodotti chimici a cui vengono abbinati metodi naturali di contrasto ai parassiti [insetti killer) o sistemi per facilitare l'impollinazione (trappole ormonali) ,„,,H.,.J.,MW..,y^.