Se vince la natura

Se vince la natura Se vince la natura In Italia boom del «biologico» TORINO Gli ultimi dati parlano chiaro: in Italia, dal '97 a oggi, si e avuto un aumento di consumo di prodotti biologici del 30 per cento. Gli italiani cioè hanno messo nella borsa della spesa più fagiolini, fragole, paiate, mele, ma anche yogurt e pane non trattati chimicamente. In base poi a quanto elaborato dall'Osservatorio Agroindustriale Numisma, la superficie di colture nostrane destinata al biologico e raddoppiata. E se in pane gli agricoltori sono stali stimolati a convertire le coltivazioni anche grazie agli aiuti economici del regolamento Ue, è stata comunque la richiesta del mercato a indicare il percorso da seguire. La Sicilia e la Sardegna sono le regioni dove il «bio» tira di più. Gli ettari di terra destinali alle coltivazioni naturali sono 261.699. Segue a ruota l'Italia meridionale, poi il Nord e per ultimo il Centro. Se si passa dalla terra alla lavorazione, le cose cambiano. Nel nostro Paese si contano 908 aziende di trasformazione, per la maggior parte concentrate al Nord. In testa l'Emilia Romagna (181), seguila dal Veneto 198) e dal Piemonte (91), Sempre più spesso i prodotti «naturali» cominciano a comparire nei supermercati, nelle mense scolastiche e nei ristoratili, grazie alla migliore distribuzione. Unico grande difetto del biologico è il prezzo, spesso non all'altezza delle tasche di chi ogni giorno vorrebbe portare in tavola la qualità e per il quale non esistono punti di riferimento. Un esempio concreto le ciliege, il cui costo può variare da 3.250 a 12.000 al chilo |b. noi.]

Luoghi citati: Emilia Romagna, Italia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Torino, Veneto