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Il contadino, lo scienziato e i semi di Terminator Il contadino, lo scienziato e i semi di Terminator Maria Laura Rodotà QUESTA è la storia di un ambientalista furbo, di contadini preoccupati, di multinazionali aggressive, e dell'idea furbissima dell'ambientalista di allearsi coi contadini contro le multinazionali. Forse vinceranno, ma chissà se ci sarà da rallegrarsi democraticamente. Perché l'idea di Jeremy Rifkin, americano creativo e rompiscatole modello Pannella, è di combattere il suo nemico storico, la biotecnologia e i cibi transgenici, unendosi ai contadini che ai cibi transgenici ne vogliono produrre tantissimi. Così, c'è chi teme uno scenario da mettere in ansia gli umani informati. Insomma, che di cibi modificati ce ne arrivino molti, moiri di più. D tutto a causa delibazione globale» della Foundation on Economie Trends di Rifkin, che da anni indica i rischi delle biotecnologie, e della National Farm Coalition americana insieme ad altri agricoltori di tutto il mondo: una denuncia all'Antitrust di trenta Paesi contro le multinazionali Monsanto, Dupont e Novartis, accusate di monopolio. Perché Monsanto e le altre non vendono le sementi, le «affittano» a ogni semina, e hanno creato geni «terminator» che rendono le piante non ripiantabili. Un danno per gli agricoltori del primo mondo, una tragedia per quelli del terzo, dicono i loro consulenti; specie ora che queste multinazionali stanno comprando compagnie produttrici di sementi in Brasile e in India. «In pochi anni, nessun contadino sarà più padrone delle sue sementi», prevede Rifkin. «Se non è un caso di antitrust questo...». Certo che lo è, da esaminare bene. Soprattutto dal punto di vista di Pofkin. Che ha indicato una nuova strada per le battaglie verdi: niente piagnistei da vegetariani chic, e invece alleanze strategiche, a termine. Ma che termine? Prendersela con le multinazionali è una nobile routine. Combattere i contadini, magari terzomondisti, se e quando potranno comprare liberamente semi transgenici e ottenere maggiori raccolti, piace meno. Chissà che succederà. Intanto, auguri anticipati di fine millennio. SERVIZI A PAGINA 17