SEDOTTA E ABBANDONATA di Massimo Gramellini

SEDOTTA E ABBANDONATA SEDOTTA E ABBANDONATA Massimo Gramellini CAROLINA Morace si è dimessa da allenatrice di uomini. La donna che il «Time» affiancò a Emma Bonino come simbolo del nostro Paese ha trovato un Pannella in grado di tarparle le ali. E' Luciano Gaucci, padrone del Perugia e della Viterbese. Un omino di prorompente lazialità che sembra uscito da un film dei Vanzina. Dietro i suoi occhietti da ippopotamo si nasconde una mente astuta, capace di usare una donna con la scusa di farle del bene, salvo poi liberarsene alla prima sconfitta e nel modo più subdolo: cercando di metterla sotto tutela Ha telefonato a Carolina per dirle che le confermava la fiducia, ma che avrebbe cacciato la sua «vice» e il preparatore atletico. Lei, prigioniera del suo carattere ma soprattutto del suo ruolo di avamposto rosa nel cuore del maschilismo pallonaro, non ha potuto che restare fedele al suo orgoglio e andare via. Sarebbe facile vedere nel gesto di Gaucci un rigurgito di maschilismo. In realtà, in materia di allenatori Gaucci applica una rigorosa parità dei sessi: nel senso che tratta tutti, uomini e donne, come pedalini. Carolina si è affidata all'uomo sbagliato, e questo la rende ancora più simpatica agli occhi di molte donne che hanno commesso il suo stesso errore. Non si è VIERI E RLippi: -In NBobo devecon i metodE sulladel Fene giadi Roberto Becca ancora capito cosa le spinga a sbagliare uomo: se la volontà di redimerlo o la sottovalutazione del pericolo. «Lui ha un carattere forte, ma anch'io non scherzo», diceva la Morace, durante la luna di miele. Misurava l'avversario sul piano della forza, invece che su quello della furbizia. E l'ha pagata cara. A parte i compaesani del commissario Rocca, chi conosceva la Viterbese (serie CD fino a tre mesi fa, quan- do Gaucci affidò la prima panchina del calcio professionistico a una donna? Bisognerebbe diffidare di certe scelte «politically correct», specie se a farle è un signore con gli occhietti da ippopotamo, si lasciò attrarre incurante dello 0NALD0 Nazionale etile nursi i dell'Intersalute omeno allo tini A PAGINA 29 Ma Carolina dall'avventura strascico di battute da bar, tipo: negli spogliatoi i giocatori fanno la doccia davanti a lei? Come tutte le donne d'oggi, ha dovuto dimostrare di essere competente e al tempo stesso femminile. Per la sua prima partita, due domeniche fa, c'erano tremila persone. La Viterbese ha vinto e Gaucci è finito in tv nella parte del femminista: «Carolina è come me!». Poi è arrivata la prima sconfitta e Carolina non era già più come lui. Era solo una dipendente da mettere in riga. Sedotta, spremuta e abbandonata. D'altronde ognuno ha i vendicatori che si merita. Gli scozzesi hanno avuto Braveheart, noi maschi sperduti di fine millennio, Gaucci. Ben ci sta. tdlugVIERI E R0NALD0 Lippi: -In Nazionale Bobo deve etile nursi on i metodi dell'InterE sulla salute del Fenomeno e giallo i Roberto Beccantini A PAGINA 29