La supplente? Una prof «squillo»

La supplente? Una prof «squillo» Un glossario semiserio per docenti, presentato da Gino & Michele La supplente? Una prof «squillo» R1COKDATK l'abbecedario? Cancellato. La lavagna? Superata dal display. E il bidello? Oggi si chiama «personale ausiliario». Pure la bacchetta è in pensione da tempo. La scuola italiana cambia, anche a parole. Serve un nuovo vocabolario. Ci ha pensato Vito Piazza, ispettore del ministero della Pubblica Istruzione. Un «glossario semiserio per gli insegnanti»: «Paiole chiave per aprire la scuola». Edizioni Erickson, Trento. Centocinque pagine per 20 mila lire (dall'A di Abbecedario alla Z di Zingari), «a elevato tasso satirico umoristico», come scrivono nella prcsentazionedoc Gino & Michele. Con un omaggio al Professore: «Il mondo è pieno di ragazzi discoli che diventano uomini serissimi e di adulti discoli che sono stati giovani disciplinatissimi. Il Professorvitopiazza no. Lui, si capisce lontano un miglio che discolo era e discolo è rimasto. Questione di coerenza». Leggere per credere. Autonomia. «Dovrebbe essere il future della scuola o la scuola del futuro... Non potrà significare autosufficienza o, peggio, autarchia. Per quanto riguarda l'autarchia, l'Italia ha già dato». Banco. «Contenitore per ragazzi posti di fronte e al di sotto della cattedra, in genere disposti in fila in direzione del docente, che così può spiegare, interrogare, controllare, rimproverare. L'espressione banco degli imputati ha origine da qui. L'ultimo banco era riservato agli asini. Pippo Baudo dice che lui era troppo alto». Capo di istituto. «Alle scuole elementari si chiama direttore, alle medie e superiori preside. In ogni caso, si tratta di un uomo come tutti gli altri, solo che non lo sa». Circolare. «Atto o documento con la Pubblica Istruzione cerca di non far sapere ai propri dipendenti le novità da attuare. E' puntuale nell'arrivare al destinatario a tempo già scaduto». Croce. «Insegnanti e studenti sono rimasti soli a portare la croce. Cercasi Cireneo». Educazione musicale. «Si dice che i cigni cantino prima di morire. Certi insegnanti di musica farebbero bene a morire prima di cantare». Genitori. «Oggi fanno pochi figli, con più piacere. Per essere eletti negli organi collegiali e avere una funzione sociale. Com'è noto, la funzione sviluppa l'organo». Grembiule. «Sta scomparendo. Anche i bambini...». Maestra. «In ogni lezione mette un pizzicotto di poesia che prima lasciava i lividi. Oggi lascia i brividi... Quando bocciava faceva l'interesse del ragazzo. O è di l bi gOra è diverso: le maestre bocciano molto meno. C'è il calo demografico». Martire. «Vedi maestro». Politica. «A scuola non si fa politica. La si subisce». Scuole superiori. «Durante i miei nove anni alle superiori non sono riuscito a insegnare niente ai miei professori» (Bertolt Brecht). Sesso. «Trovo più che giusta l'introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole; è ora che gLi insegnanti imparino qualcosa» (Henry Miller). Sostegno. «E' la protesi umana clie si dà al disabile perché ne faccia un insegnante». Studenti. «Oggi gli studenti hanno una loro carta dei diritti che li pone al centro della destra. Ora sarà più facile colpirli». Supplente. «Detta anche insegnante squillo. Passa l i l le notti e le mattinate vicino al telefono in attesa che qualche docente titolare si ammali. Sogna di diventare titolare per potersi ammalare». Vacanze. «Difficile farle intelligenti dopo nove mesi di scuola scema». Pro memoria, prima di cominciare. [m. tor.] La lavagna? E' superata dal display Il bidello? Fa parte del «personale ausiliario» Scuola scema e vacanze intelligenti La copertina del «glossario semiserio per gli insegnanti» scritto da Vito Piazza con la presentazione di Gino & Michele

Persone citate: Bertolt Brecht, Erickson, Gino & Michele, Henry Miller, Pippo Baudo, Vito Piazza

Luoghi citati: Italia, Trento