Amato: ma è da imbecilli non rivedere le pensioni

Amato: ma è da imbecilli non rivedere le pensioni Addio al posto fìsso, Salvi non è convinto Amato: ma è da imbecilli non rivedere le pensioni ROMA. «Chi non vuole riformare le pensioni è gigantescamente stupido». Giuliano Amato inserisce un nuovo tema di polemica nella già incandescente vicenda del «Welfare». Secondo il ministro «non si può continuare a far finanziare l'intero sistema previdenziale in buona parte attraverso i contributi e in parte dal contribuente quando esistono risorse infinite sul mercato finanziario che vengono lasciate interamente alla rendita e alla speculazione che potrebbero essere invece canalizzate per un interesse sociale per finanziare buona parte delle pensioni. I quattrini che ciascuno di noi dà all'Inps rendono l'I,5 per cento, mentre i quattrini che si possono mettere in un fondo pensioni rendono a dir poco il quattro per cento». Sull'ipotesi della «fine del lavoro fisso», avanzata sabato da D'Alema, è invece intervenuto ieri il ministro del Lavoro Cesare Salvi. «Io non ne sono affatto convinto» ha detto. Bertone A PAG 5

Persone citate: Cesare Salvi, D'alema, Giuliano Amato, Salvi

Luoghi citati: Roma