le 35 ore dello Champagne
le 35 ore dello Champagne le 35 ore dello Champagne Vittoria sindacale dei vendemmiatori Enrico Benedeito corrispondente da PARIGI Nella cuvée 1999, che si annuncia favolosa per lo champagne, i sommeliers dovrebbero individuare un retrogusto di noce, fragola e... 35 ore. Solo l'accordo in extremis tra vendemmiatori e patron sul mini-orario ha permesso ieri pomeriggio l'happy end in una vertenza lunga, ardua e dalle prospettive calamitose. I sindacalisti delle bollicine già minacciavano il blocco sulle ormai vicinissime (si comincia martedì) vendemmie. E se in un primo tempo la loro iniziativa era parsa risibile, la compattez¬ za testimoniatale dalla categoria oltre il 90% - preoccupava da giorni i proprietari. Malgrado gli «appena» 30.300 ettari, in effetti la vendemmia vale quasi 7.500 miliardi. E lo standard qualitativo esige un tempismo certosino: impossibile rinviarla senza comprometterne le doti. Non restava che cedere. E i padroni l'hanno fatto. In extremis, a malincuore, rancorosi, ma con l'inconfessabile certezza che malgrado il rincaro lo champagne fine secolo costituirà uno straordinario affare. Nel feuilleton sulle Leggi Aubry (siamo alla seconda, e potrebbero giungerne altre) l'episodio vinico¬ lo non farà scuola. In fondo, riguarda solo cinquemila persone. Ma alle 35 ore pagate 40 sui morbidi colli intorno a Epernay e Reims bisogna aggiungere la clausola sugli straordinari. Anche nella settimana chiave, il lavoratore non potrà comunque eccedere le 42. Terza peculiarità, la riduzione oraria concerne anche gli stagionali o avventizi: una première in Francia. Ma la vera vittoria sindacale bisogna cercarla altrove. Lo status dei Cinquemila era minacciato da mesi. Microcategoria dagli storici privilegi, temevano che il terzo millennio intendesse sopprimerne la gelosa differenza. Già si vocife¬ rava di un passaggio verso l'assai meno fruttuoso contratto nazionale Vini fr Liquori. Invece no. Salva no tempo, danaro e confraternita. Per gli agricoltori, invece, la musica è diversa. Sbarcati a Parigi in massa, ieri vendevano a prezzi irrisori sulla pubblica via pesche e verdura. «Non ci guadagniamo un franco, però è meglio che vederla marcire». Di ore settimanali ne lavoreranno, in media, 50.
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Gli Stati Uniti sapevano del golpe in Guatemala ?
- Un nuovo premio
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Via gli osservatori Cee Ora la Bosnia esplode
- Trap: «Totti? Spero in un miracolo»
- Una giornata di tensione
- Due ex-condannati banchettano a Sanremo
- Mujib Rahman in trionfo a Dacca "Nessun legame con il Pakistan,,
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy