Veltroni: via ai fondi pensione di Ugo Bertone

Veltroni: via ai fondi pensione Veltroni: via ai fondi pensione E Modigliani «pungola» l'industria Ugo Bertone inviato a KOIJtNGOSAIANO (Brescia) «Il sistema previdenziale non è, per ora, sull'orlo della rottura. E' sul medio-lungo terminò che rischia di non reggere». E' con questo spirito, non pessimista («anche la frattura tra i sindacati - commenta - mi preoccupa adesso assai nienti che a luglio, (piando sembrava profilarsi un conflitto tra i rappresentanti dei lavoratori e il governo di sinistra») che l'«allievo» Walter Veltroni si è recato a scuola dal professor Franco Modigliani, presidente dell'incontro sul «Nuovo Welfare» organizzato dalla Fondazione Cariplo: una lezione a tavola sulla ricelta Modigliani per la previdenza, presenti anche il ministro Enrico Letta, Beniamino Andreatta e Giorgio La Malfa. «L'importante- ha detto il leader ds - è che si apra subilo un tavolo di lavoro e si rimuovano gli equivoci giornalistici: non ho capito, ad esempio, come sia nata l'ipotesi del tir in busta paga. E' una cosa che non ha senso: il tfr devi; servire per far decollare i fondi pensioni», Franco Modigliani annuisce soddisfatto di fronte al discorso del «fresco discepolo». «La direzione giusta - spiega infatti il professore del Mit - è passare dal sistema di oggi in cui i contributi servono a pagare i consumi dei pensionati, ad un altro in cui i quattrini vadano a sostenere le attività produttive». Parole d'elogio anche per Enrico Letta, ministro per le politiche! comunitarie che propone un «assegno ipotetico» da inserire in busta paga per indicare ai lavoratóri quel che sarebbe, al momento, la loro pensione. L'obiettivo, e ovvio, e di incentivare la previdenza integrativa, una volta data la misura dell'inadeguatezza di quella obbligatoria, «Condivido quasi tutto quello che ha detto questo giovane ministro - commenta Modigliani - così ottimista, come dev'esserlo un membro del governo. Ma sbaglia a prendersela con chi va in pensione a 50 anni. Uno può andarci, a mio avviso, anche quand'ó in fasce: l'importante è che riceva in proporzione a quel che ha versato...». Quest'anno, del resto, il bersaglio delle critiche di Modigliani non sono i politici o il sindacato oppure l'«ex nemico» Fausto Bertinotti («con cui - aggiunge ho verificato forti convergenze in più punti, anche se non abbiamo parlato delle 35 ore»). Le rampogne del Nobel sono per gli industriali perché il problema più urgente, a suo dire, non è la mancanza di competitività, ma l'assenza di investimenti . «Mi sembra semplicistico - afferma - dire, come ha fatto Agnelli sul lago di Como, chi! il peggio deriva dall'azione del governo o da altri fattori: tasse, tariffe, costi bancari. Sono problemi che esistono, è vero, ma pesano meno che in passato. Il problema principale sono gli investimenti clic non decolla¬ no. Quando un Paesi; che risparmia molto non investe a sufficienza, si determina un'uscita di capitali e un aumento della disoccupazione. Io direi ad Agnelli: comincia tu ad investire di più...». Nemmeno il richiamo alla competitività convince più di tanto il premio Nobel. «L'Italia ò ancora un esportatore netto molto forte - commenta - Per paradosso, una forte crescita della competitività nell'export provocherebbe tensioni con i partners, Il vero nodo restano gli investimenti: c'è un eccesso di esportazione di capitali». Ci vuole la ricetta spagnola? «Non vedo cosa Aznar possa insegnare all'Italia. Primo, lui partiva da una situazione paurosa, secondo buona parte della sua ricetta è derivata dalla formula italiana, ovvero il ruolo benefico del sindacato, pietra miliare del risanamento». Occorre, aggiunge Modigliani, rivedere i parametri di Maastricht. E' d'accordo con Romiti? «No reagisce Modigliani - E' Romiti d'accordo con una cosa che sostengo da tempo: il patto di stabilità deve distinguere tra spese correnti e spese per investimenti. Con il quadro attuale non sarebbero mai state costruite le autostrade...». «I fondi pensioni - ha detto al proposito Veltroni - avranno un ruolo importante per la difesa dello sviluppo dell'economia italiana. Basti pensare a cruci che avrebbero potuto fare ai fronte all'avanzata dei fondi Usa nella Piaggio». «Anche per questo conclude - e importante che decollino al più presto i fondi pensione». Il Nobel: «Un Paese che esporta troppi capitali crea disoccupazione. E i pensionati, anche baby, ricevano in proporzione ai versamenti» A sinistra: il premio Nobel Franco Modigliani A destra: il leader dei Ds Walter Veltroni

Luoghi citati: Brescia, Como, Italia, Usa