Bollette acqua

Bollette acqua Bollette acqua Iprimi aumenti a Roma e Torino ROMA «Bollette» dell'acqua più «pesan ti» in due città italiane. Roma e Torino sono infatti tra i primi centri ad aver deciso gli aumenti del servizio in attuazione della direttiva del Cipe dell'anno scorso, che ha dato facoltà alle municipalizzate di aumentare le tariffe idriche fino ad un massimo del 17%. Gli abitanti delle due metropoli presto vedranno gli aumenti «sulla carta». Nel capoluogo piemontese, in particolare, saranno più care già le bollette di ottobre-novembre, mentre nella capitale l'incremento si potrà notare tra dicembre e marzo. In altre grandi città - come Milano, Bologna e Genova - gli aumenti arriveranno più tardi. Gli incrementi tariffari, comunque, non saranno elevati. A Torino è stato deciso un incremento del 2,41%, che corrisponde, per una famiglia media di tre persone che consuma 200 metri cubi di acqua, a circa 5000 lire in più (da 206 a 211 mila lire di media). «Gli aumenti - ha spiegato l'amministratore delegato dell'Aam di Torino, Paolo Romano sono stati da noi determinati all'inizio di quest'anno, e saranno retroattivi, in quanto, come prevede la delibera del Cipe, devono scattare dal primo luglio». Anche Roma ha già deciso l'aumento dell'acqua. L'Acea, in particolare, lo ha calcolato nell'I,7%. Quest'incremento non riguarderà la tariffa della fognatura e della depurazione, ma solo la tariffa relativa al servizio idrico. «Per rendere effettivo l'aumento - hanno spiegato all'azienda - ci vuole la valutazione dell'ufficio provinciale delle Camere di Commercio, l'Upica». Successivamente alla valutazione dell'Upica dovrà essere pubblicata una delibera sulla Gazzetta Ufficiale regionale. Nel panorama italiano Roma e Torino rappresentano un'eccezione per rapidità: infatti, in altri centri urbani, i tempi per «decretare» gli aumenti - e ancor di più per vederli sulle bollette - sono ancora lunghi. E' il caso, ad esempio, di Genova, dove non sono state ancora presentate all'Upica, da parte dei tre acquedotti, le proposte di aumento tariffario. Secondo l'Amga le delibere dell'Upica potrebbero essere pubblicate entro quest'anno. In ritardo è anche Milano, che però provvedere nei prossimi giorni. «Nolla nostra città osservano al Servizio Acquedotto - l'incremento tariffario, co munque, sarà poco rilevante. Infatti Milano è tra le città italiane dove l'acqua costa meno». Nel capoluogo lombardo, in particolare, l'acqua costa, a seconda delle fasce di consumo, dalle 182 alle 450 lire al metro cubo (contro ad esempio ie 673 Lire di Roma, per la tariffa base). Infine a Bologna, come sottolineano alla Seabo, il comune è al lavoro per determinare la tariffa. Anche nel capoluogo bolognese, però, si è incerti sui tempi entro cui l'aumento sarà visibile dagli utenti sulle bollet te. [r.e.s.

Persone citate: Paolo Romano