Alla Fiera del vivere naturale di Stefano Mancini

Alla Fiera del vivere naturale Aperto a Bologna il primo salone internazionale dedicato alle cure alternative ma non solo: quasi 1500 gli espositori Alla Fiera del vivere naturale Dai cibi agli arredi nel nome della salute Stefano Mancini inviato a BOLOGNA Le mele non hanno i pesticidi, le uova non hanno la diossina, il latte non ha gli antibiotici, legno e vestiti non hanno coloranti dannosi, il letto non ha parti in metallo. Tutti i produttori del «biologico» si sono ingegnati a togliere qualcosa ai nostri beni di tutti i giorni, promettendo in cambio la salute. Al tempo di mucca pazza, pollo alla diossina, maiale all'olio motore, hanno trovato un pubblico attento. Al «Sana» di Bologna, undicesimo «Salone internazionale dell'alimentazione naturale, salute e ambiente», gli espositori sono 1160 (230 gli stranieri). Offrono di tutto: dal cibo ai prodotti dietetici, dai cosmetici alle essenze, dall'ecoabbigliamento ai mobili in legno grezzo in linea con il «feng shui», l'arte cinese di far entrare nelle case le energie positive e di cacciare quelle negative. Che cosa può fare il profano che varca la soglia della Fiera di Bologna (il Salone è aperto fino a lunedì) con il sano proposito di riscoprire un modo di vivere più naturale? Annusare l'aria intrisa di mille aromi (tutti curativi, giurano i produttori) è già un'esperienza. Assaggiare alimenti biologici o tipici è pure piacevole. Farsi un'idea globale è impossibile: troppe filosofie, troppe scuole di pensiero, troppi aspetti della vita che andrebbero rivoluzionati. Troppo carcy anche. Il feng shui ha seguaci che hanno trasformato le loro case: Carlo d'Inghilterra, Donald Trump, Sting, Madonna, Richard Gere, Quentin Tarantino. Non si hanno notizie di impiegati che abbiano fatto altrettanto, ma acquistando economici manuali si può imparare, per esempio, che la testata del letto va orientata verso Nord e che il letto stesso non deve avere parti in metallo, per non attirare campi magnetici. «Si comincia dalle piccole cose e poi si cresce - spiegano gli organizzatori del Salone -. Il cibo, di solito, è il primo passo». Vero. Il mercato degli alimenti biologici cresce del 25 per cento all'anno. L'Italia è tra i primi esportatori europei, però rimane ancora tra gli ultimi consumatori. Le aziende credono nel boom: le coltivazioni biologiche sono passate dai 50 mila ettari del 1992 agli oltre 800 mila di inizio '99; le imprese da 4 mila a 44 mila. Anche i prodotti cambiano veste: superato ii «look punitivo» stile macrobiotica anni Ottanta, ecco ' succhi di frutta Sanafrutta (della Confruit G) che si preparano a invadere la grande distribuzione, o i vari pani, biscotti, cioccolati targati «Ki», o le verdure, carni, frutta, latticini, oli di una miriade di aziende medie e piccole che stanno superando il confine del negozietto specializzato. Le garanzie al consumatore? «Un regolamento europeo e la certificazione obbligatoria», rispondono gli addetti ai lavori. «Dobbiamo distinguere fra prodotti tipici, prodotti biologici e specialità alimentari: ci vogliono regole ed etichette chiare e una buona informazione al cittadino» dice il presi¬ dente della commissione Agricoltura della Camera, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenuto ieri al «Sana». E i clienti del naturale aumentano, anche tra i vip: Giorgio Armani, Jovanotti, Ornella Muti, Aiuta Oxa. Di Silvio Berlusconi si dice che abbia una serra con coltivazioni biodinamiche. Più difficile orientarsi fra i prodotti per la salute. Un espositore, sigaretta alla mano, decanta le virtù benefiche dei braccialetti in rame, altri offrono olio di semi di pompelmo (sic) da bere in un po' d'acqua. A che serve? «E' molto ricco di vitamina C ed ò indicato per tantissimi usi». Per esempio? «Io lo do al gattt) contro i vermi». Al gatto? «Sì, e alle piante contro i pidocchi». I pidocchi? «Sì, è un antibiotico naturale». Le medicine alternative continuano a rubare pazienti alle terapie classiche: sono 5 milioni quelli dell'agopuntura, 10 mila per l'ayurvedica, 14 milioni i rimedi omeopatici venduti nel '98. Come affrontano i nostri disturbi quotidiani? Ecco un piccolo test tra gli espositori del «Sana». Primo tentativo, stand «Nature Plus». In primo piano ci sono integratori alimentari di ogni tipo, su un banchetto alcuni libri spiegano il corretto rapporto tra l'uomo e il suo corpo. Domanda facile: «Da un po' di tempo soffro di mal di testa. Che cosa mi consi¬ glia?». Lo sguardo della standista si fa severo: «Che cosa ha mangiato?». «Il solito, pasta, carne, un po' di verdura». Arriva la diagnosi: «0 qualche alimento le ha fatto male o è sotto stress. Risolva il problema e le passerà». Secondo tentativo, stand «Loackcr remedia», Vetrinetta di prodotti omeopatici bene in vista. Solita domanda: «Ho mal di testa, come lo potrei curare?», «La medicina omeo- patica non ha rimedi che agiscano sui sintomi. Il mal di testa ha tante cause: deve essere il medico omeopata a capire la sua e a prescriverle un preparato». Ultima prova: ia medicina ayurvedica. lx> stand «Millenaria Veda» non ha prodotti esposti. «Come !>osso far passare il mal di testa?». «Nel 60 per cento dei casi il mal di testa dipende dalla cattiva digestione, che è influenzata dal sistema nervoso - risponde l'esperto -. La tecnica Shirodhara apporta grossi benefici contro l'emicrania». Si potrebbe tentare, in alternativa, con lo yoga, l'aromaterapia, la fitoterapia, lo shiatsu. Oppure con l'aspirina. Gli organizzatori: «Il cibo solitamente è il primo passo: in Italia è un vero boom anche se la maggior parte dei prodotti finisce all'estero» Ma i prezzi sono alti SHIATSU Hi Trattamento • Ufi per il J riacquisto iX di energie. Consiste nella pressione statica in precise parti del corpo esercitata con il palmo o le dita della mano, il gomito oppure il ginocchio YOGA r% Metodo \^r*S con basi culturali, filosofiche e religiose che comprende una serie di tecniche con risvolti curativi. In Occidente viene usato soprattutto come antidoto alla tensione nervosa era del vivere naturale gli arredi nel nome della salute superato ii «look punitivo» stile macrobiotica anni Ottanta, ecco ' succhi di frutta Sanafrutta (della Confruit G) che si preparano a invadere la grande distribuzione, o i vari pani, biscotti, cioccolati targati «Ki», o le verdure, carni, frutta, latticini, oli di una miriade di aziende medie e piccole che stanno superando il confine del negozietto specializzato. Le garanzie al consudente della commissione Agricoltura della Camera, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenuto ieri al «Sana». E i clienti del naturale aumentano, anche tra i vip: Giorgio Armani, Jovanotti, Ornella Muti, Aiuta Oxa. Di Silvio Berlusconi si dice che abbia una serra con coltivazioni biodinamiche. Più difficile orientarsi fra i prodotti per la salute. Un espositore, ll d igatto? «Sì, e alle piante contro i pidocchi». I pidocchi? «Sì, è un antibiotico naturale». Le medicine alternative continuano a rubare pazienti alle terapie classiche: sono 5 milioni quelli dell'agopuntura, 10 mila per l'ayurvedica, 14 milioni i rimedi omeopatici venduti nel '98. Come affrontano i nostri disturbi quotidiani? Ecco un piccolo test tra gli espositori l i d patica non ha rimedi che agiscasui sintomi. Il mal di testa ha tacause: deve essere il medico ompata a capire la sua e a prescriveun preparato». Ultima prova: ia medicina ayvedica. lx> stand «Millenaria Venon ha prodotti esposti. «Co!>osso far passare il mal di test«Nel 60 per cento dei casi il matesta dipende dalla cattiva digesfl

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