Wiranto, il padrone di Giakarta

Wiranto, il padrone di Giakarta Wiranto, il padrone di Giakarta Il generale che controlla le bande di assassini Andrea di Robiiant corrispondente da WASHINGTON Chi è il generale Wiranto e che cosa vuole ottenere dalla crisi in Indonesia? Senza colpi di mano, senza proclami ufficiali, il capo delle forze annate ha sfilato il potere dalle mani dell'impopolare Presidente Habibie. E adesso è con lui, il nuovo «uomo forte» di Giakarta, che il resto del mondo deve fare i conti per mettere fine ai massacri. Oggi il generale accompagnerà la delegazione Onu a Timor Est con l'obiettivo di convincere il mondo che è in grado di fermare le bande feroci di miliziani, quelle stesse bande che ha lasciato «lavorare» indisturbate per una settimana. Con questa prova si gioca il futuro. Cinquantadue anni, alto, dritto come un fuso e molto sicuro di sé specie quando lo si vede accanto al debole e impacciato Habibie - il generale Wiranto è cresciuto in un esercito foraggiato e coccolato dagli Stati Uniti durante la Guerra fredda e il lungo regno di Suharto. Studente brillante e ambizioso, fini primo del suo corso all'accademia militare. Suharto, che è un generale a cinque stelle, lo prese presto sotto la sua protezione e ne fece il suo militare di fiducia. Per due volte ebbe il comando delle truppe a Timor Est. E nel 1988 Suharto lo nominò capo delle forze armate: aveva appena 41 anni. Negli Anni Novanta Wiranto uno dei pochi generali indonesiani a non aver studiato all'estero lavorò per cementare il suo rapporto con i militari americani. E quando la crisi a Timor Est è scoppiata una settimana fa, alla luce dei risultati del referendum per l'indipendenza, l'Amministrazione Clin¬ ton ha deciso che lui era l'uomo con cui trattare. Il Pentagono, non il dipartimento di Stato, è stato incaricato di gestire la crisi. E il capo di stato maggiore Heni-y Shelton si è tenuto in contatto quotidiano con lui. Habibie ha accettato suo malgrado, pur via delle pesanti pressioni intemazionali, l'impopolare referendum sull'indipendenza. Il generale Wiranto ha fiutato l'aria e ne ha preso le distanze, isolando il suo rivale Habibie. Pare che hi questi giorni abbia anche alimentato voci di un imminente colpo di stato per poi smentirle definendole «spazzatura». Il capo delle forze armate senza colpi di Stato ha sfilato il potere dalle mani di Habibie Il generale Wiranto aveva contestato da subito il referendum ull'indipendenza

Persone citate: Habibie, Heni-y Shelton, Suharto

Luoghi citati: Giakarta, Indonesia, Stati Uniti, Timor Est, Washington