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Ottomila assunzioni contro la criminalità Oltre a rafforzare gli organici, il piano del governo prevede il potenziamento di strutture e strumenti Ottomila assunzioni contro la criminalità LaJervolino: mantenuta la parola sulla sicurezza ROMA Più uomini avevano chiesto le forze di sicurezza di fronte all'emergenza criminalità dei mesi scorsi. Gli uomini sono arrivati ieri con il via libera del consiglio dei ministri a 8.278 nuove assunzioni tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Dovrebbero prendere servizio prima di Natale. In particolare, vi saranno 2.761 nuovi assunti nella Polizia di Stato, 2.600 nei carabinieri, 424 nella Guardia di Finanza e 247 nei Vigili del Fuoco. «Il Consiglio dei ministri ha mantenuto la parola di dare la priorità alle forze dell'ordine come problema della sicurezza», ha commentato il ministro degli Interni Rosa Russo Jervolino. Rafforzati gli organici si tratta ora di lavorare su altri due fronti: «Dalle due di oggi (ieri n.d.r.) ha spiegato il ministro - la mia attenzione va alla legge Finanziaria perché vi siano stanziati mezzi sufficienti e l'approvazione del pacchetto sicurezza». Anche il ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diìiberto ha sottolineato l'importanza che il capitolo sicurezza ha nell'agenda di governo, un'azione che procede su due piani: da un lato l'esecutivo assume gli uomini per arrestare i malviventi, dall'altro si impegna ad assicurarli alla giustizia aumentando le strutture, dagli edifici alle auto blindate, fino agli strumenti per intercettazioni telefoniche. Il ministro Diliberto non ha escluso modifiche alla struttura del pacchetto sicurezza: «tutto è migliorabile ha commentato - lo stesso governo proporrà degli interventi». Il pacchetto di assunzioni nelle forze dell'ordine varato ieri dal governo mette in moto nuovi concorsi per 2.929 posti nelle amministrazioni statab, di cui 1.000 nelle forze armate e di polizia, mentre «gli altri 5999 posti a concorso - ha spiegato il ministro della Funzione Pubblica Angelo Piazza - sono riservati a personale già dipendente e in gran parte destinati a Forze di polizia, carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Peni- tenziaria». Soddisfatto il governo, dunque, perché l'obiettivo sicurezza è stato centrato senza mettere in pericolo i delicati equilibri di bilancio. «Vengono date nuove chances occupazionali - spiega il ministro Piazza - e nel contempo vengono rispettati i limiti della legge Finanziaria grazie al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione pari all'I,5% nel biennio del numero complessivo dei dipendenti occupati». Le assunzioni hanno raccolto solo in parte il consenso del Sap, il sindacato di polizia. E' «positivo», hanno commentato i rappresentanti delle forze di polizia in una nota, che le nuove assunzioni «vengano effettuato h; base ai concorsi già espletati perché si basano su un itinerario selettivo già collaudato. Ma si tratta solo di un primo passo parziale sulla strada indicata dal sindacato soprattutto per l'entità del potenziamento: delle complessive 8.278 nuove assunzioni alla Polizia va appena un terzo, 2.761 unità, poco più della metà dell'effettivo bisogno di nuovo personale del Corpo, a cui bisogna aggiungere altre cinquemila assunzioni solo per la polizia stradale. Solo così, con questi livelli di incremento, sarà pos- sibile raggiungere efficaci traguardi di sicurezza stradale, di controllo del territorio e di lotta alla microcriminalità che costituiscono gli aspetti piti sensibili dell'attuale emergenza». Con lo stesso provvedimento sono state approvate 770 assunzioni nei ministeri, di cui 200 alle Finanze, 450 a Grazia e Giustizia, 20 agli Interni, 25 agli Esteri. Aumenti di organico anche alla Corte dei Conti (14 posti) e alla provincia di Bolzano (146 posti). Nuove assunzioni sono in vista per il prossimo appuntamento del Giubileo, ha promesso il ministro Piazza: «per il Giubileo stuellerò in tempi brevissimi possibili misure di assunzioni in forme flessibili (come contratti a termine e lavoro interinale) per soddisfare la forte richiesta di servizi pubblici senza gravare con misure permanenti sulla finanza pubblica», (fla. amai Polemici i sindacati «Solo un primo passo Questi numeri sono insufficienti»