Multa da 20 miliardi per un ritardo

Multa da 20 miliardi per un ritardo Nel mirino un'anziana che aveva pagato dopo la scadenza un'imposta da 89 mila lire Multa da 20 miliardi per un ritardo Recapitata a Palermo PALERMO Venti miliardi di multa per un'imposta pagata in ritardo. Nessun scherzo, tutto vero. Così vero che, prima di finire sul tavolo del ministro delle Finanze Vincenzo Visco, la supermulta è apparsa all'albo pretorio del comune di Borsetto, poco meno di settemila anime, in provincia di Palermo. La cartella «pazza» e stata recapitata agli eredi di Maria Saputo, scomparsa sei anni fa, all'età di 85 anni. Secondo il fisco, proprio nel 1992, la donna avrebbe versato in ritardo 89 mila lire di imposta Ilor, la tassa locale sui redditi da fabbricati, Dalle ricevute trovate tra le carte dell'anziana signora dagli eredi, però, emerge che la somma fu pagata quattordic giorni dopo il termine ultimo fissato il 30 novembre, e addi rittura con una arrotondamento in eccesso di quattromila lire. 1,'ilor era riferita ad una piccola casa che l'anziana, titolare di una semplici; pensione, possedeva in contrada «Homitello» del comune di Borsetto. La cartella esattoriale, per un importo di 20 miliardi, 103 milioni, 4 IH mila lire è stata affissa in questi giorni all'albo pretorio del comune per la notifica ai quattro figli (due maschi e due femmine) di Maria Saputo. Ed (: diventata subito l'oggetto della curiosità e delle chiacchiere dell'intero paese. Ma se la multa da guinnes dei primati ha divertito e stupito ('li abitanti di Borgetto, un po' meno allegramente l'hanno presa gli eredi dell'an- ziana signora. Che subilo si sono detti «sbalorditi» della richiesta miliardaria e poi si sono mossi per capire, cominciando con il frugare tra le carte lasciate dalla madre, per trovare la ricevuta contestata. Trovatala, si sono presentali prima in Comune e poi all'Ufficio delle Imposte dirette di Palermo, dal quale era stata spedita la stratosferica con¬ travvenzione. «Non capisco come sia potuto accadere una cosa simile» ;onfessa uno dei figli, Gioachino Taormina, ex sindaco di Uorgetto. «Ho pensato anche ad uno scherzo, ma poi ho constatato l'autenticità del documento e ho deciso di rivolgermi all'ufficio tasse di Palermo». Un rapido controllo, ed ecco che la verità è stata ristabilita: «Tutta colpa di errore materiale nell'acquisizione dei dati della dichiarazione dei redditi» informa un comunicato del ministero dello Finanze, precisando che «la cartella contestata ò stata cancellata». Colpa di un computer, insomma. Ma Taormina chiede che la vicenda sia di «esempio» per il ministero delle Finanze. «Per non incorrere in simili errori - conclude - bisogna che gli uffici verifichino la pratica. Questo farebbe risparmiare tempo e soprattutto disagi agli utenti». II. a.] Lacontrawen2ione daGuinnessèstata cancellata dall'Ufficio delle Imposte dirette: «C'è stato un errore da parte del computer» La copia della cartella pazza: più di 20 miliardi per un ritardo di 14 giorni nel pagamento di 89 mila lire

Persone citate: Gioachino Taormina, Maria Saputo, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Borgetto, Palermo, Taormina