LA PAURA FA NOVANTA di Ugo Magri

LA PAURA FA NOVANTA LA PAURA FA NOVANTA Ugo Magri L5 ITALIA alle urne nella prossima primavera? Ma per carità, sarebbe un errore, non se ne parla nemmeno... Interpellati sulla voce che circola a Palazzo, i leader della maggioranza hanno tutti l'aria di chi casca dalle nuvole. E ne cade con tale naturalezza, da far nascere perfino il dubbio che il tramestio politico dei giorni scorsi fosse una fantasia dei soliti perditempo. In realtà dell'ipotesi, tra cene centriste e salotti governativi, terrazze romane e feste di partito, si è chiacchierato eccome. Obiettivo numero uno: fermare la valanga dei nuovi referendum liberisti che, sciogliendo anticipatamente le Camere, verrebbero rinviati. Obiettivo numero due: battere sul tempo Berlusconi che è sicuro di vincere, sì, ma solo nel 2001. Obiettivo numero tre: gettare un salvagente ai piccoli partiti centristi, che in questa bonaccia rischiano di annegare. Ipotesi, boatos, castelli in aria... La fiera è durata un paio di giorni. Poi ieri, d'improvviso, l'idea di votare a primavera è diventata figlia di nessuno, tutti la ripudiano sdegnati. Cosa l'ha resa orfana così in fretta? A essere buoni, si può dire che la maggioranza ha ritrovato fiducia nei suoi mezzi, e preferisce sfidare la destra sul terreno delle riforme. Ma c'è un'altra ipotesi: che la paura abbia fatto novanta. E i timori di qualche esodo verso il Polo, insieme a certi sondaggi poco favorevoli al centro-sinistra, abbiano convinto tutti, dentro la maggioranza, a evitare azzardi elettorali. Così, i piani di attacco sono finiti subito nel cassetto. E ora, per il solito pendolo della politica, c'è da attendersi il moto opposto. Dopo la guerra mancata, a quando la pace con Berlusconi?

Persone citate: Berlusconi

Luoghi citati: Italia